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Riceviamo e pubblichiamo:
“Facendo seguito all’esposto dello scorso 11 gennaio, non diretto al Dirigente scolastico, si rappresenta che in data 16 ottobre 2015, la scrivente associazione faceva presente che il freddo era alle porte, ma i bambini della scuola elementare di Lazzaro sarebbero rimasti al gelo, poiché la struttura era sprovvista di riscaldamento.
In questi giorni si è venuti a conoscenza che anche la Scuola Elementare di Sant’Elia di Lazzaro è attualmente priva di riscaldamento, mentre nella Scuola Media di Lazzaro soltanto in una classe ci sarebbe una pompa di calore o che dir si voglia, installata per motivi di salute, per una scolara.
In questi giorni il nostro paese è interessato da temperature abbastanza rigide, che in alcune ore si avvicinano ai 7/8 gradi, comunque ad una temperatura non accettabile dal corpo umano, soprattutto dai bambini, che sono costretti a seguire le lezioni al freddo e sicuramente in condizione di disagio. Tale disagio sarebbe aggravato dal mancato isolamento termico ovvero gli infissi non sarebbero realizzati a taglio termico e non sarebbero abbinati vetri con particolari accorgimenti.
E’ facile per chi legge immaginare gli spifferi che arrivano ai bambini. Sebbene molti genitori da qualche anno, anche recentemente, abbiano evidenziato il disagio che i propri figli sono costretti a subire nei periodi di freddo in quanto le aule sono fredde e quindi non garantiscono una adeguata vivibilità, non sono stati adottati provvedimenti per far fronte a tale criticità. Per ultimo in data 19 gennaio u.s. i genitori sono rimasti allibiti nel constatare all’uscita della Scuola Elementare di Sant’Elia, che i loro figli erano infreddoliti e tremanti dal freddo, vivaci sono state le proteste. In questo contesto di incomprensibile insensibilità alla tematica, va dato atto alla nobile azione del bidello o a chi per lui che durante le lezioni si è prodigato, per reperire delle stufette.
Un grazie veramente, anche al bidello della Scuola Elementare di Lazzaro, che in altre occasione si è attivato in tal senso. Nell’evidenziare che è indispensabile ed urgente porre rimedio a quanto è stato da molto tempo richiesto, sia dai genitori che dalla scrivente associazione, si chiede di voler adottare immediati provvedimenti per far sì che i bambini, in particolare quelli più piccoli, trascorrono le ore di scuola in un ambiente idoneo e riscaldato, disponendo, al limite, l’eventuale chiusura in questi giorni di freddo delle scuole prive di riscaldamento.
Di tempo ce n’è stato a disposizione, per munire le scuole di riscaldamento e anche contributi perciò se non si ha voglia di amministrare o si è incapaci si lasciasse l’incarico ad altri. Confidiamo nella sensibilità di S.E. il Signor Prefetto e comunque se non si provvede con celerità i genitori sono propensi a ritirare i bambini delle scuole prive di riscaldamento.
In merito sono stati interessati le seguenti istituzioni: dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Motta San Giovanni; S.E. il Prefetto della provincia di Reggio Calabria, il Presidente della Giunta della regione Calabria, l’Assessore alla Sanità della regione Calabria, direttore generale della regione Calabria, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Istruzione, il Ministro dell’Università e Ricerca, il Ministro della Salute, il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria”.
Vincenzo CREA Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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