Lazzaro, Crea: “maggiore tutela per il verde pubblico”

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Riceviamo e pubblichiamo dal segretario unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” Vincenzo Crea 

“Appare più che mai necessario salvaguardare, difendere e incrementare una grande ricchezza ambientale, paesaggistica e culturale ovvero il verde pubblico che negli ultimi anni versa in stato di forte declino soprattutto nel territorio di Lazzaro. Declino determinato dalla scarsa attenzione riservata al verde urbano, sia dagli Enti pubblici che da alcuni privati cittadini.

Ciò ha favorito gli inesorabili attacchi del punteruolo rosso che hanno portato alla morte di numerose palme dislocate su aree pubbliche e private.

Un vero peccato. Siamo però ancora in tempo per salvare il salvabile. A tal fine andrebbero eseguiti interventi sul lungomare Cicerone, piazza Zagarella, e altre zone del paese  e senza ulteriore indugio si dovrebbe procedere alla riqualificazione ambientale dell’importante tratto costiero compreso tra la casa “Attinà” e il “Lido Acqua Azzurra”, un tratto abbandonato a se stesso.

La collocazione selvaggia di massi posti a protezione della costa, dal confine con Bocale II a Riace Capo, ha determinato uno scempio ambientale i cui danni economici si ripercuotono soprattutto sul settore turistico legato alle non poche attività balneari. Giova ricordare che il valore del paesaggio è tutelato da alcuni articoli  della nostra carta costituzionale e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

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In questo contesto di tutela primaria si inserisce il verde pubblico quale componente fondamentale del paesaggio, soprattutto in questa frequentatissima zona costiera sopra indicata, le cui  bellezze naturali dei luoghi sono in modo particolare soggetti alla speciale protezione dell’autorità, ex decreto Ministeriale. Non va dimenticato che Lazzaro è conosciuto anche per essere una località di notevole interesse archeologico, in quanto luogo di ritrovamento di diversi reperti antichi e recenti.

Lazzaro
Lazzaro

Anche se di spiaggia ne è rimasta poca a seguito dell’erosione costiera alcuni tratti sono impreziositi dalla presenza di tartarughe marine “caretta-caretta” che dopo tanti anni ancora vengono a deporvi le uova trovandovi un ambiente ideale per nidificare.

E’ scientificamente dimostrato il ruolo essenziale del verde pubblico nel miglioramento della qualità dell’aria, infatti esso rappresenta un potente antidoto all’incidenza sulla salute umana delle cosiddette “polveri sottili”, anzi per non evocare l’immagine della polvere depositata sulle superficie direi meglio del “particolato”.

In conclusione, atteso che i Comuni per legge si dovranno, tra l’altro, dotare di più consistenti quote di verde pubblico, si potrebbe, una volta realizzato il muro di contenimento del  lungomare Ottaviano Augusto, alberare il tratto costiero, ovvero ampliare il parco verde del “Lido Acqua Azzurra” ricadente nel programma di fabbricazione comunale in zona turistico balneare ove le porzioni di lotto libero sono state arredate con folta piantumazione di essenze sempre verdi.

L’intervento che richiederebbe una modesta spesa inciderebbe positivamente sull’incremento turistico della zona, apportando maggiore conforto ai turisti”.

 

 

 

 

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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