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Riceviamo e pubblichiamo:
“Da circa tre anni, bastano poche gocce di acqua, che scendono dal cielo e il Corso Italia si trasforma in una fiumara in piena, a causa del sistema fognario, che non riesce a far defluire le acque piovane.
Per l’ennesima volta alcuni clienti all’uscita di attività commerciali sono stati invasi dall’acqua spruzzata addosso dalle autovetture. E’ incredibile che il Corso Italia, specialmente nel tratto all’altezza della Piazza Chiesa è reso impraticabile dalla notevole quantità di acqua, sebbene alcuni commercianti hanno ripetutamente sollevato il problema ai nostri amministratori locali.
Non è possibile che i tecnici comunali non si rendano conto che il problema non è la pulizia del pozzetto di raccolta delle acque, ma che l’intoppo è da individuare sulla tubazione. Infatti pochi giorni addietro si è provveduto a pulire il pozzetto di raccolta situato lato monte a pochi metri dalla ex caserma della Guardia di Finanza e come ben si può vedere la criticità persiste.
Durante tale intervento il materiale rimosso è stato accantonato, senza tenere conto non solo delle esalazioni maleodoranti che si sprigionavano, ma che le acque piovane avrebbero trasportato nuovamente nel pozzetto quanto ivi depositato.
Non parliamo poi degli allagamenti davanti all’ufficio postale. La condizione in cui versa il Corso Italia, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione più generale dello stato compromesso delle strade di Lazzaro, che risentono probabilmente della mancanza di volontà di governare.
I nostri assessori invece di farsi immortalare dagli obiettivi fotografici come delle “prime donne” ad ogni intervento eseguito da altri Enti si facessero fotografare davanti alle acque, che ristagnano sul Corso Italia o in altre zone del paese.
Da tempo è a tutti chiaro che il paese di Lazzaro è in stato di abbandono e visto che i solleciti dei cittadini e quelli fatti da questa associazione non sono riusciti a sensibilizzare le coscienze di chi ci amministra, sta maturando in noi l’idea di invitare qualche Alta Autorità capitolina a visitare il nostro paese, solo così qualche intervento si riuscirà a realizzare”.
Vincenzo CREA, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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