Lazzaro, sempre più in alto mare la riapertura del Polivalente

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Palazzetto a Lazzaro riaperto

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Polivalente non è certamente un’opera privata, gli abitanti di Motta e Lazzaro hanno il diritto di conoscere i fatti e di individuare tutte le responsabilità sul mancato collaudo dell’opera. Il Comune di Motta San Giovanni ha provveduto, nell’assoluto silenzio, a nominare un tecnico esterno per la “verifica statica della struttura denominata Campo Polivalente Coperto, della frazione Lazzaro del Comune di Motta SG”. Tale iniziativa, si sarebbe resa necessaria, secondo l’Amministrazione comunale, poiché il tecnico collaudatore nel dichiarare l’opera “non collaudabile” non ha chiarito, sebbene fosse un obbligo di legge, le contestazioni alle procedure adottate nella redazione del collaudo statico e non ha inteso riscontrare la restituzione dell’elaborato.

Secondo me appare necessario far luce sulla vicenda, verificando se effettivamente il tecnico collaudatore abbia violato un obbligo di legge e se sia stato adempiuto il dovere dell’informativa da parte dei soggetti in capo ai quali, venuti a conoscenza di tale inadempimento hanno l’obbligo di riferire alle competenti Autorità. Alla luce di tale iniziativa, quali semplici cittadini ci domandiamo: se nella remota ipotesi si giungesse a valutazioni tecniche discordanti tra il professionista esterno e il collaudatore nominato dal Comune, quale valutazione prevarrà. Forse si darà incarico a un altro tecnico per collaudare l’opera? Tale iniziativa non dissiperà i dubbi che questa incertezza e scarsa trasparenza hanno ingenerato nella popolazione. Soltanto un intervento del Genio Civile, se consentito dalla legge, darebbe sicurezza e fiducia nella corretta valutazione tecnica.

Visto che nelle delibera della giunta comunale del mese di novembre 2015 si dà atto della necessità di eseguire dei lavori di sistemazione copertura campo polivalente coperto di Lazzaro e per tale intervento è stata incarica una ditta locale che ha eseguito i lavori , ci si domanda chi abbia indicato tale intervento e chi abbia impartito le prescrizioni, atteso che l’intervento sarebbe stato eseguito dopo la visita di collaudo effettuata in data 30 luglio 2015 alla presenza del RUP.

Non si esclude che oltre a tale intervento siano stati indicati altri interventi. Ho già evidenziato in altra occasione che, a mio avviso, la situazione si presenta complicata e complessa non escludendo che si potrebbe arrivare alla demolizione del palazzetto, che forse sarebbe la cosa più vantaggiosa anche economicamente, sebbene potrà apparire paradossale.

Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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