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La Sei ha ottenuto l’ok per la concessione del porto di Saline Jonico, in provincia di Reggio Calabria.
Il ministero dei Trasporti ha dato l’ok alla Sei in merito alla richiesta di concessione di una zona di demanio marittimo (di durata cinquantennale) al porto di Saline allo scopo di realizzare e gestire un terminale marino a servizio della centrale a carbone.
Si è conclusapositivamente per la multinazionale svizzera l’istruttoria iniziata con la domanda per il rilascio della concessione presentata la scorsa estate. A nulla sono valsi i pareri negativi forniti nel corso della conferenza di servizi da privati (Diano Spa e Orizon Group), associazioni varie (Legambiente, Mda di Condofuri, Nemesis, Pro Pentidattilo, Consorzio di Tutela del bergamotto, Mondo Verde Club, Fossatesi nel Mondo, Eureka) e pubbliche amministrazioni (Regione, Comune di Montebello e Condofuri), smontati uno ad uno dal ministero con dovizia di particolari.
REGIONE SI, PROVINCIA NO
Con riferimento al diniego della Regione il ministero ha ritenuto che “il parere espresso è ritenuto inidoneo a fondare un provvedimento di diniego di concessione demaniale marittima e pertanto va in tal senso disatteso”.
Sul parere positivo concesso dalla Provincia in sede di conferenza di servizi, nonostante le obiezioni formulate da alcuni settori interni dell’Ente, il Ministero scrive che “il parere espresso dal presidente dell’ente non si può ritenere superabile da note prodotte da strutture sottordinate del medesimo ente”.
OK SE CI SARA’ CENTRALE
Nella concessione demaniale marittima, si evince, altresì, che potrà essere “sfruttata” dalla Sei solo in caso di autorizzazione unica alla realizzazione della centrale. Qualora infatti l’iter autorizzativo si concludesse con un diniego, la concessione non avrà più motivo di sussistere e qualsiasi opzione sulle aree demaniali marittime in questione sarà rilasciata.
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