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A nostro avviso non si può immaginare alcun percorso di liberazione dai pregiudizi, ma anche dalle catene della vita quotidiana, senza cultura , incontro e conoscenza.
La storia della cooperativa Rinascita, fondata nel 1988 e quindi in piene “Nozze d’Argento”, è una storia accanto alle persone con disabilità mentale.
E dalle loro storie non si può prescindere.
Storie sovente drammatiche, significative, commoventi, ma anche fonte di arricchimento, crescita personale e collettiva.
Alla luce di questo faccio un appello alle Scuole del Distretto.
Mi chiedo quanto faciliterebbe la crescita di una generazione l’incontro con queste esperienze virtuose, nonostante tutte le difficoltà, e soprattutto con le persone che attraverso il III settore compiono percorsi di riabilitazione e liberazione dallo stigma del pregiudizio.
La Scuola italiana è alle prese con fondi drasticamente ridotti, con nomine in colpevole ritardo che compromettono a volte un agevole inizio dell’anno scolastico, ma anche con edilizia scolastica inadeguata ed atti vandalici perpetrati dagli stessi studenti.
E mi chiedo quanto potrebbe essere opportuno ipotizzare degli incontri conoscitivi tra le Scuole e le esperienze di solidarietà ed impegno del territorio.
Senz’altro faciliterebbe la crescita degli alunni. In termini personali, collettivi ed anche didattici.
A volte è facile prendersela con i giovani, colpevoli di disimpegno.
Prima chiediamoci cosa facciamo per loro.
Fatto tutto, qualora il tutto abbia mai fine, giudichiamoli.
Ma solo dopo.
Alla luce di quanto convincimento rinnovo il mio appello alle Scuole, alle quali abbiamo già scritto, manifestando la disponibilità della cooperativa Rinascita a puntellare il difficile percorso di sostegno ai nostri giovani, nei modi e nelle forme da esse ritenute più percorribili, per raggiungere l’utopia di un mondo libero da pregiudizi ed ospitale per le giovani generazioni.
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