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Trionfo a Roghudi per “Kalavrìa, La Terra Dei Greci di Calabria”.E’ un periodo davvero intenso per Roghudi e quasi sempre coronato da grandi successi come la presentazione del docufilm “Kalavrìa”.
Kalavrìa, La Terra Dei Greci Di Calabria
Grande successo per la presentazione di Kalavrìa, La Terra Dei Greci Di Calabria a Roghudi. E che sia una serata teatrale, la giornata dello sport, una mostra d’arte un docufilm sui greci di Calabria o ancora una notte ad ammirare un cielo pieno di stelle, mentre si scopre la scienza e l’astronomia con l’aiuto del Planetario Pytagoras di Reggio Calabria. Il plauso arriva da più parti a favore del Comune di Roghudi, a maggior ragione per non aver dimenticato nulla dell’antica Grecia dalla lingua, la cultura, il valore dell’accoglienza e l’aggregazione dei grandi eventi. Senza nulla togliere a tutta l’Area Grecanica da Bova, Bova Marina, Gallicianò e cosi via che si sono fatti spesso promotori di grandi eventi, anche nelle serate estive 2018, che valorizzino la “calabresigrecità”.
Nel weekend trionfo all’auditorium dell’Access Point di Roghudi per il Docufilm “Kalavrìa, La Terra Dei Greci di Calabria”del regista Davide Carbone e del linguista Freedom Pentimalli. Un evento presentato con successo grazie al Grecanica International Film Festival, curato dal Direttore artistico Mimmo Cuzzucoli insieme all’Amministrazione comunale di Roghudi.
La Lingua e cultura greco-calabra, patrimonio da tutelare
L’assessore alla Cultura del Comune di Roghudi, la straordinaria Leonella Stelitano in prima battuta afferma che: “La lingua e la cultura greco-calabra costituiscono per così dire uno dei grandi tesori della storia calabrese e dell’umanità tutta. Un prezioso scrigno nelle quali sono custodite le più profonde radici. Un ricco patrimonio da tutelare, recuperare e valorizzare al meglio”. E si potrebbe anche dire un valore aggiunto alla civiltà, di cui sempre più anche a Roghudi. La politica sembra farsene mirabilmente carico e sublime interprete.
“Kalavrìa” ambientato tra Roghudi, Bova, Gallicinò
Il viaggio nell’universo grecofono comincia come di rito con i saluti ufficiali in greco-calabro: Calimera, calispera calosirtete sto Richudi… Buongiorno, Buonasera benvenuti a Roghudi”.
Il documentario ambientato nell’ “Area Grecofona” ha visto come protagonisti alcuni illustri personaggi del mondo Greco-Calabro: Nunzio Squillaci, Carmelo Nucera, il compianto Filippo Violi, Rossella Agostino, Salvatore Dieni, Pasquale Faenza, Maria Teresa Rodriguez, Domenico Nucera, Bruno Stelitano. E’ stato possibile ammirare le bellezze del territorio ellenofono di Bova, Gallicianò, Roghudi. Il tutto grazie ai registi e alle testimonianze delle grandi personalità dell’Area Grecanica. Questo ha permesso di riscoprire la cultura, le tradizioni e soprattutto l’amata lingua Greco-Calabra. Straordinaria forza emotiva e della lingua, delle immagini e dei personaggi (come in Bruno Stelitano) che traducono per i contemporanei e i posteri un mondo antico carico di significati e portatore di antichi valori, suoni, immagini… tra cultura, storia e tradizioni.
La cultura, la lingua dei padri, le radici come riscatto calabrese
Una cultura greca che seppure appare lontana nel tempo. E che continua a dialogare con il mondo contemporaneo restituendo nuova linfa e speranza di riscatto alla terra calabrese. Ancora a tirare le fila del discorso l’Assessore alla Cultura Leonella Stelitano, chesi dichiara commossa e soddisfatta del lavoro svolto. Lei non lesina rigraziamenti anche sulle pagine dei social. “Grazie al meraviglioso e numeroso pubblico che ha riempito la bellissima sala dell’auditorium. E grazie soprattutto ai loro applausi, alle loro emozioni e alle loro lacrime di nostalgia. Richudi panda stin cardìamu, Roghudi sempre nel mio cuore. Ringrazio l’Onorevole Saverio Zavettieri, l’Assessore Carolina Nucera del comune di Condofuri, il Presidente del Consiglio Fabiana Cuzzucoli di Melito di Porto Salvo. Ed anche l’Assessore Maria Bruni del comune di Melito di Porto Salvo per aver partecipato all’evento. GRAZIE davvero a tutti”.
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