Insieme si può per Condofuri: “Diritti civili delegittimati dalla Maggioranza”

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Insieme si può per Condofuri: “La Minoranza non fa distinzione. Scelte non al passo con i tempi. Diritti civili delegittimati dalla Maggioranza”.

Consiglio comunale Condofuri, interviene la Minoranza

Di seguito la nota del gruppo consiliare Insieme si può per Condofuri.

“Con riferimento al Consiglio Comunale, che si è svolto il 26 luglio, ed all’ approvazione da parte della SOLA Maggioranza delle modifiche al vigente Statuto Comunale; si rende edotta la cittadinanza che la votazione contraria, da parte della Minoranza, è giunta a seguito di un lungo dibattito ed una approfondita discussione.

Questo con riferimento alla proposta del Sindaco Iaria e della sua compagine di inserire all’ art. 2, comma 3, la lettera g) recante la dicitura: “Il Comune riconosce i diritti della famiglia come, società naturale fondata sul matrimonio; orientando gli interventi relativi all’ educazione, alla salute ed ai servizi alla persona verso il sostegno e la valorizzazione dei diritti della stessa secondo il principio di sussidiarietà. Il matrimonio è ordinato sull’ uguaglianza morale e giuridica dei coniugi con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”.

Proposta di Insieme si può per Condofuri

“Ampia la discussione, innanzitutto, sul metodo con il quale è stata affrontata la delicata questione relativa alla modifica dello Statuto. La stessa, seppur, correttamente, proposta dalla Maggioranza ad inizio mandato, avrebbe, decisamente e in modo legittimo, meritato un studio condiviso e meticoloso di tutte le eventuali modifiche che si sarebbero potute apportare nell’interesse dei cittadini; “slegate” da scelte puramente di carattere politico-ideologico e personalistiche.

Così la proposta della Minoranza è stata quella di procedere alle modifiche dello Statuto attraverso la nomina di una Commissione ad acta, aperta alla società civile ed alle associazioni. Soprattutto con riferimento a quella lettera che esclude dallo Statuto ogni forma di convivenza di fatto; nonostante l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale in materia”.

Secco NO della Maggioranza

La richiesta esplicita della Minoranza è stata altresì quella di rinviare il Consiglio al fine di inserire un ulteriore comma, CONDIVISO, che tenesse in considerazione ogni e qualsivoglia forma di unione. Ma è arrivato il secco NO della Maggioranza.  Pertanto, quest’ultima ha proceduto ad approvare quella proposta che, pur non parlando di “famiglia tradizionale”, comunque esclude tutte le unioni che trascendono dal matrimonio.

Attesa la rivisitazione dell’art. 29 della Costituzione operata dalla Maggioranza e non la riproduzione pedissequa dello stesso all’interno dello Statuto; sembrerebbe che il Comune di Condofuri voglia operare un disconoscimento del diritto alla vita familiare quale diritto inviolabile dell’uomo, sia come singolo; sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità; in netto contrasto con l’art. 2 della Costituzione”.

Futura delega ai rapporti con gli enti locali ed alle politiche giovanili

“Ulteriore questione è stata posta sulla futura delega ai rapporti con gli enti locali ed alle politiche giovanili. Il Sindaco Iaria ha detto di voler conferire al Presidente del Consiglio. Come può un Presidente del Consiglio garantire, nell’interesse della collettività, la terzietà ed imparzialità del ruolo, cui è chiamato nelle sedute consiliari, se ha una delega su determinate materie di studio? Chi potrà regolare l’intervento del consigliere delegato nel momento in cui verranno affrontate in Consiglio i problemi che riguardano gli enti locali e le politiche giovanili; considerato che lo stesso svolgerà allo stesso tempo anche le funzioni di Presidente del Consiglio?”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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