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di Virginia Iacopino
Dalle sue ceneri, come l’Araba Fenice,risorgerà il Partito Comunista Italiano?
Affinchè ciò possa avvenire occorre una inversione di tendenza capace di azzerare gli inciuci della mala politica con il malaffare.
Il 1946 è un anno decisivo per la Storia Italiana.
E’ un anno denso di tensioni e di scontri di grandi battaglie vinte dall’unità popolare. E’ l’anno in cui furono gettate le basi della nostra società civile e dello Stato Repubblicano nato dalla Resistenza Partigiana.
Palmiro Togliatti rientrò dall’esilio a cui il fascismo, per lunghi anni, l’aveva costretto; analizzò la situazione interna e internazionale di quel momento storico, e, con accurata valutazione, illustrò gli obiettivi che i comunisti si proponevano per la rinascita del paese: rinnovamento nella pace e nella libertà, l’unità nazionale per la ricostruzione, riforma agraria, nazionalizzazione delle strutture sociali ed economiche in modo da impedire il risorgere del fenomeno fascista che aveva gettato l’Italia nella catastrofe.
Si sarebbe potuto così costruire una Democrazia moderna. Le truppe alleate dovevano rimanere in Italia fino alla fine del 1947 solo in attesa della ratifica del trattato di pace;ma esse vollero intromettersi favorendo il capitalismo borghese intento a mantenere la supremazia per controllare politicamente gli sfruttati e danneggiare il programma dei comunisti. Togliatti dà fiducia a De Gasperi, crede che sia l’uomo giusto in quanto era teoricamente con lui d’accordo sulla riforma agraria e sull’unità sindacale.
In realtà, però, la Democrazia Cristiana, costituitasi attorno a De Gasperi ostacolò il partito popolare di Don Sturzo che collaborava con le sinistre e,furbescamente, De Gasperi trama a danno del Partito Popolare di Don Sturzo con una visione politica divergente.
Lavora sotto banco, controlla passo per passo il programma del rinnovamento, e, con molta abilità, lo sottrae ai comitati di liberazion e ai loro uomini che fanno parte della Consulta che affiancano il governo nella prima elezione della costituente progressista. Avviene un reale slittamento a destra rafforzato dalle crescenti interferenze degli Americani.Il confronto con i lavoratori, con le capacità delle loro organizzazioni politiche-sociali e sindacali si fà aspro e, nelle regioni meridionali,la secolare aspirazione alla terra spingeva i contadini poveri ad occupare i terreni incolti che appartenevano soprattutto alla “mano morta” del Vaticano che esercitava il diritto di proprietà perpetua e privilegiata esente da imposte.Violente furono le reazioni degli agrari feudatari che trovarono appoggio dei Prefetti,dei Sindaci nominati dagli anglo-americani,della forza pubblica legata alla monarchia e ai preti clerico-fascisti che difendevano le loro proprietà private e temevano l’esproprio dei loro beni.In difesa dei contadini scesero in campo le forze di sinistra,i reduci di guerra,le donne,gli artigiani,i piccoli commercianti e tutti gli sfruttati.Tra gli avvenimenti che prepararono la fine del governo di unità nazionale particolarmente ha grande rilievo il viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti con lo scopo di realizzare il suo disegno strategico per estromettere definitivamente i comunisti e i socialisti mettendo in discussione la conquista fondamentale della resistenza.
Senza l’astuzia di De Gasperi il partito di Antonio Gramsci e di Palmiro Togliatti avrebbe dato la prova di una grande capacità politica che avrebbe fatto riforme di vita nuova per le istituzioni democratiche pluralistiche.E fu così che la lotta per la libertà e la democrazia,la lotta per l’indipendenza, per la pace di cui i proletari erano stati protagonisti nel corso della guerra antifascista,venne tradita dai politicanti a cui importavano il loro privilegi.
La generosa resistenza che i giovani partigiani ebbero a sostenere dal 1940 al 45 può acquistare la dignità storica a patto però che tutti quelli che furono onesti comunisti e tutti quelli che si sentono comunisti,al pari di Cristo,incominciano a combattere per far rinascere dalle ceneri il vero comunismo.La politica a favore dei più bisognosi è diventata soltanto verbalmente democratica.Togliatti e quelli che sono stati vicini al suo limpido pensiero e al concreto agire sono stati i capaci che hanno fatto politica sul serio e sapevano vivere giorno per giorno con la coscienza che tutti coloro che vivono nella politica non devono cadere nella tentazione della corruzione.
Il senatore a vita Luigi Sturzo, Colui che intendeva dare a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare,non viene ricordato,sfugge all’attenzione della Chiesa.Invito a farlo per dare corso ad una nuova politica economica che corrisponde all’alleanza dei lavoratori con il ceto medio e con quei gruppi di produttori liberi minacciati dalla prepotenza monopolistica delle multinazionali.
Bisogna aiutare i giovani per capire la politica e non lasciare che la politica si occupi di loro. Così si reagisce e non si afferma più che la politica è sporca. Vigiliamo,apriamo la mente allo studio di questo periodo storico prima che domani possa essere tardi quindi difficile a sconfiggere i machiavellici mercanti della cosa pubblica.
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