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Sono iniziate le operazioni di recupero del tritolo contenuto nella stiva del mercantile “Laura C” affondato da un sommergibile nel 1943 al largo della costa calabrese, davanti Saline Ioniche. I sommozzatori della Marina militare svolgeranno le operazioni sotto il coordinamento del capo della Dda di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, l’esplosivo invece sarà preso in carico e sequestrato dalla squadra mobile per poi esser sottoposto ad analisi per accertare se sia dello stesso tipo di quello utilizzato in attentati compiuti nel reggino.
La “Laura C”, 150 metri di lunghezza e 20 mila tonnellate di stazza, è adagiata sul fondale ad una sessantina di metri di profondità. Della presenza del tritolo all’interno della nave si ha notizia sin dal 1995. Fu affondata nella primavera del 1943 da un sommergibile inglese, in base ai registri trasportava esclusivamente stoffe, liquori e macchine utensili, ma negli anni ’90 dopo una serie di sopralluoghi compiuti dai sub della marina e della polizia si scoprí che custodiva del tritolo.
La nave era diventata un deposito a disposizione della ‘ndrangheta e a seguito di tale scoperta, per evitare prelievi, la nave fu piombata. Ma evidentemente questo non é bastato poiché anche recentemente, partite di tritolo dello stesso tipo di quello contenuto nella nave, sono state sequestrate dalle forze dell’ordine in varie zone del reggino. Tali circostanze hanno indotto la Dda a fare rimuovere completamente l’esplosivo.
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