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Nella mattinata di ieri si sono riuniti i consiglieri regionali del PD e hanno presentato una proposta di legge regionale per l’accorpamento dell’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo con l’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrinò” di Reggio Calabria. Naccari Carlizzi, De Gaetano, il commissario provinciale De Maria e il segretario del circolo locale Laganà, hanno fatto visita all’Ospedale prima dell’incontro.
Per il consigliere regionale <<c’è un bisogno profondo di riorganizzare il Piano sanitario che è scaduto e che non ha dato fino ad oggi i risultati sperati, ma ha portato alla chiusura di alcuni reparti importanti come l’imminente pediatria e il punto nascita. Noi con questa proposta di legge abbiamo avanzato lo strumento per il vero potenziamento della struttura melitese. Aspettiamo di vedere se soprattutto la maggioranza ha intenzione di recepire il nostro invito>>.
Nino De Gaetano ha affermato che <<l’ospedale di Melito sembra andare verso la chiusura. Centinaia di unità del personale medico sono andate in pensione, ma non si è registrata alcuna assunzione. Se si continua così l’ospedale andrà a morire per mancanza di personale. Abbiamo chiesto al direttore sanitario se ci sono trasferimenti del personale verso altri ospedali e ci siamo sentiti rispondere che sono previsti per quanto riguarda pediatria>>.
Cinque i punti tracciati all’interno della proposta di legge avanzata dal Pd che prevedono, nelle fasi successive dell’iter: il potenziamento di chirurgia, il mantenimento della pediatria, lo sviluppo di oncologia e pediatria. “Il nostro auspicio- hanno concluso- è che si aggiunga il cognome Evoli al Bianchi-Melacrinò”.
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