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Poche ore fa un altro terribile incidente, avvenuto nei pressi del bivio di Caracciolino, sulla SS 106 (famigerata strada della morte), ha visto coinvolte tre auto e quattro persone sono rimaste ferite.
Sempre nel pomeriggio di oggi, nei pressi della rotatoria di Pellaro Lume, si è verificato un tamponamento (foto a lato).
Ci ritroviamo dunque quotidianamente ad assistere a scene terribili di incidenti, molto spesso mortali, che ci portano a riflettere solo in quei momenti sul valore della vita e ad alzare il piede dall’acceleratore per poi ritornare all’indomani a pigiarlo nuovamente con insistenza e incoscienza.
Sulla strada statale 106 accade di tutto; i limiti di velocità sono solo numeri e non obblighi.
Sentiamo spesso la gente lamentarsi per le pessime condizioni in cui versa la strada (illuminazione ridotta, uscite abusive ed una serie di insidie ai margini) che non fa altro che alimentare discussioni su quello che si può o non deve fare per evitare simili tragedie. Ma noi automobilisti a che velocità sfrecciamo nei nuclei abitati? Ci siamo mai soffermati ad osservare i cartelli stradali oppure, troppo presi dalla fretta, continuiamo ad ignorarli senza guardare se sopraggiunge un altro veicolo nei pressi di bivi o svincoli? Che rispetto abbiamo per la vita?
E’ troppo facile addossare la colpa agli altri senza autogiudicarsi ed è altrettanto facile parlare sempre di “strada maledetta” quando i primi ad infrangere le regole della strada siamo proprio noi.
Automobilisti frenetici sorpassano in doppia striscia continua, pedoni attraversano la strada dove è vietato farlo e gente al volante commette infrazioni pur di non allungare poche centinaia di metri per raggiungere rotatorie o svincoli. Molte volte si scappa alla morte, altre invece si incappa.
E’ pur vero però che la strada debba essere messa in sicurezza poiché nel percorrerla il pericolo è sempre dietro l’angolo. Sono tanti i tratti in cui non sono garantite le condizioni ideali di guida.
Stare con le mani in mano aspettando che qualcosa cambi è tempo perso, urge aumentare i controlli, installare autovelox, multare chi commette infrazioni e, perché no, investire sulla pianificazione di corsi di guida sicura.
Alla strada statale 106 non occorre solo un maquillage, ma misure di sicurezza e soprattutto buona condotta degli automobilisti.
Ripropongo l’articolo di qualche giorno fa del Coordinatore del PSI presso il Comune di Montebello Jonico, Annunziato Lembo, dove venivano elencati i drammatici incidenti avvenuti negli ultimi anni nel tratto di strada tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo.
Fatti e parole dovrebbero viaggiare di pari passo.
In attesa di un riscontro di ammodernamento, iniziamo a spegnere i cellulari mentre siamo alla guida e utilizziamo gli auricolari.
Ne godrà la nostra incolumità!
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E’ colpa della inciviltà e di quanti additano la strada come unico colpevole. E’ ora che ognuno si assuma.le proprie responsabilità e che metta da parte la demagogia.