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Nella giornata della legalità, del ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e del loro impegno contro la mafia, il pensiero del Movimento una città da #cambiare va alle vittime di mafia ed alle loro famiglie.
Vittime di mafia é un’espressione che ben si addice a tutta la parte sana della società, non solamente a chi ha perduto un congiunto. La mafia infatti ha stritolato e stritola la società, soffocando i diritti, negando lo sviluppo, precludendo opportunità di crescita.
Il sacrificio umano di Falcone e Borsellino rimane nella storia come il più fulgido esempio di vera e concreta “guerra” al potere criminale. Una guerra fatta si di arresti, di processi di condanne e di confische dei beni. Ma l’arma più importante nelle mani dei giudici in quella stagione fu la cultura, la “vera” cultura, quella che rende liberi e consapevoli. Oggi come allora la principale arma contro il malaffare e contro le prevaricazioni é la cultura.
Vogliamo che attecchisca a Melito una nuova cultura, basata sul rispetto delle regole, sulla solidarietà e sulla corretta gestione dei beni comuni e non a caso abbiamo scelto come linee guida proprio le parole di Giovanni Falcone: “Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”.
Ma oggi vogliamo ricordare un’altra sua frase tanto lapidaria quanto vera: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”.
In ultimo, non possiamo non esprimere in questa giornata la nostra soddisfazione per la nomina del Luogotenente Cosimo Sframeli, come rappresentante della Commissione Parlamentare Antimafia, rappresentanza per tutta l’Area Grecanica che rafforza i principi di legalità.
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