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Dopo la dura “tirata d’orecchie” sulla problematica “metromare” giunta al sottoscritto e a molti altri indirizzi politici dal sindacalista Massimiliano Donato, promotore di un’importante raccolta firme alla quale sin da adesso diamo come coordinamento provinciale de i “Riformisti Italiani” la nostra adesione, rimanere ancora in silenzio equivale a non voler realmente difendere, in qualità di eletti dal popolo, lo sviluppo del mezzogiorno ed i basilari servizi al cittadino.
Il Consorzio Metromare (nato nel 2008 con l’ accordo tra RFI spa e Ustica Lines spa) che opera nello “stretto” svolgendo una efficacissima forma di trasporto marittimo veloce di passeggeri cominciata a giugno 2010 tra le città di Messina-Reggio Calabria e Villa San Giovanni-Messina, ha garantito sino ad oggi tempi di percorrenza vantaggiosi per tutti i pendolari, utilizzando mezzi veloci classificati HSC (High Speed Craft), comodi e dotati dei comfort utili a far godere una buona permanenza al passeggero durante l’ attraversamento dello Stretto.
Visti i tempi di percorrenza: 35 minuti per la tratta Messina-Reggio Calabria e 20 minuti per quella Villa San Giovanni–Messina, è facilmente riscontrabile il vantaggio del servizio se paragonato all’attraversamento effettuato da navigli di diversa tipologia nella stessa tratta: 45/50 minuti per la nave da Reggio Calabria e circa 30 per i traghetti Caronte da Villa San Giovanni. Se consideriamo poi i tempi di attesa per carico, scarico, posizionamento in banchina, frequenza delle partenze, il divario diviene tale da non poter paragonare i due servizi. Un ulteriore vantaggio, non secondario, per i pedoni pendolari che utilizzano la “Metromare” è che la stessa si serve delle banchine adiacenti la stazione marittima a Messina, la stazione ferroviaria a Villa San Giovanni e la zona porto a Reggio Calabria, quindi facilmente raggiungibile e ancor più veloce per raggiungere il centro cittadino o le rispettive stazioni.
Detto ciò il servizio è da considerarsi un vera e propria “metropolitana di mare” che dà la possibilità agli utenti dell’area dello stretto, da sempre considerata -area metropolitana unica- per i numerosissimi interscambi quotidiani di persone, servizi e cose, di avere un collegamento certo negli orari e veloce nel movimento. Servizio che non può essere paragonato, né può essere sostituito dalle altre tipologie di trasporto presenti e operativi nello Stretto.
La concessione per il servizio e le relative risorse finanziarie sono purtroppo garantite fino al dicembre 2013. Il trasporto veloce, visto lo stato attuale delle cose, dovrebbe …….riprendere per mezzo di un bando che dovrà essere creato in autunno. Tante sono però le incertezze di carattere economico e non solo che mettono in serio pericolo il normale proseguimento del servizio.
Il servizio è poi fondamentale e insostituibile per tutti coloro che arrivano e devono attraversare lo stretto dalle città calabresi e da quella di Messina con altro vettore. Stiamo parlando di utenti che arrivano con vettore gommato (autobus di linea e macchine), con vettore ferroviario (stazioni di Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Messina) e aereo (aeroporto dello Stretto e di Catania ) e vuole muoversi velocemente verso l’altra sponda ed eventualmente continuare il percorso con nuovo vettore. Questi utenti (anche tantissimi turisti) vogliono e devono muoversi utilizzando il trasporto intermodale per passeggeri. Per loro sarebbe molto più lento e non conveniente se fatto con le normali navi traghetto che operano nell’area e che come priorità hanno il trasferimento di passeggeri con vettore gommato a seguito (auto, bus, camion).
Questa breve analisi fa comprendere subito quanto, per i passeggeri appiedati, questo servizio sia insostituibile. Il servizio Metromare dovrebbe essere potenziato e rimodellato analizzando i flussi, i bacini di utenza e le diverse tipologia di vettore con i quali gli utenti arrivano alle banchine siciliane e calabresi. È impensabile bloccarlo o limitarlo viste le peculiarità non sostituibili e che meglio sviluppate e interconnesse con il territorio migliorerebbero in maniera esponenziale la possibilità e la velocità di attraversamento dello Stretto. Diciamo che per chi si muove a piedi il servizio Metromare rappresenta il “ponte” che unisce l’ Italia continentale con quella insulare siciliana.
Dice una regola geopolitica che ha travalicato i tempi: “una via di comunicazione è in grado di modificare la propensione di una comunità da interna ad esterna.” Come si fa a pensare di eliminare un servizio che rappresenta per una vastissima fascia di cittadini la via di comunicazione primaria?
Il servizio Metromare va migliorato. Andrebbero eliminati i disservizi dovuti ad una ancor non totalmente sviluppata organizzazione, aumentata la possibilità di raggiungimento delle banchine con vettori pubblici, creati gli spazi per chi volesse lasciare la propria auto, ma sicuramente mai e poi mai si dovrebbe pensare di eliminare o ridurre il servizio. Niente, nell’ epoca della circolazione planetaria maggiore della storia dell’ umanità, potrebbe giustificare un simile errore e nessuno potrebbe mai non rimproverare alle istituzioni competenti di aver arrecato questo enorme danno ai cittadini.
Dal canto mio non posso che investire il Consiglio Provinciale attraverso il quale chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico fra il Presidente della Provincia – l’Ass. Regionale ai Trasporti – il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le società di navigazione, parti che hanno manifestato l’interesse allo svolgimento del suddetto servizio.
Da parte di un governo che sempre più sembra allontanarsi dall’ipotesi di realizzazione di un “ponte” nel mediterraneo, a mio avviso concreta ipotesi di sviluppo per il mezzogiorno, l’unica cosa da fare sarebbe almeno quella di progettare il miglioramento logistico e l’interconnessione fra le varie tipologie di trasporto ma se così fosse non saremmo tra Calabria e Sicilia nella sbandata e sufficiente Italia del 2013.
Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri “Riformisti Italiani”
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