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La festa di Halloween è ormai alle porte. In questo periodo i negozi, i supermercati e le vetrine sono addobbati con zucche e pipistrelli e maschere di diavoli. Ci sono bambini che si travestono e vanno di casa in casa a dire la parola “magica”: “Dolcetto o scherzetto?”.
La festa di Halloween è tipica dei paesi anglosassoni e da circa 10 anni è diventata di moda (soprattutto dal punto di vista commerciale) anche in Italia. Tantissime persone o famiglie (che tristezza!) aderiscono a questa “moda” travestendo i propri figli da pipistrelli o fantasmi.
Navigando sul web è facile trovare articoli, video, messaggi, che propongono gesti alternativi che richiamano alla fede Cattolica e che ricordano di celebrare il 1° novembre come solennità di “Tutti i Santi”.
“Ogni famiglia deve sapere -sottolinea il parroco don Giovanni Zampaglione- che la festa di Halloween è l’adorazione a Satana e il suo scopo è quello di offuscare la solennità di tutti i Santi e di scompaginare i piani di Dio”.
“Come comunità di Roghudi -prosegue il parroco- ci ritroveremo stasera, sabato 29 ottobre alle 20:30 per un momento comunitario di preghiera e di fede per dire il nostro: No ad Halloween: siamo cristiani.
Nell’attesa di questo giorno vi invito a postare sulle vostre bacheche di (Fb, Instagram, WhatsApp e altro…) la foto del vostro santo protettore. Chi non potesse venire a tale incontro può partecipare da casa accendendo una candela (magari la si può porre dinanzi alla finestra con accanto l’immaginetta del proprio santo) e recitare una preghiera”.
“Mi permetto – conclude il parroco- di dire a tutti uno slogan: “Usiamo la testa e non… la zucca”.
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