I GD della locride e dell’area grecanica uniti contro il bullismo

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Forse non ogni giorno, complice la paura che costringe i ragazzi a tacere, ma ultimamente sempre piu’ spesso per via dei mezzi di comunicazione moderni, assistiamo a casi di bullismo in tutta Italia. E’ la punta di un iceberg, un fenomeno diffuso, anche nella Locride, ma del quale riusciamo a notare solo piccoli segnali.

bullismoRagazzi e ragazze assumono comportamenti duri e insensibili, magari imitando altri coetanei, cimentandosi in atti che vanno dalla violenza verbale all’aggressione fisica e spesso documentando il tutto con i supporti digitali che ormai fanno parte dell’equipaggiamento di ogni ragazzo. In pratica, seguendo l’evoluzione tecnologica della società, il bullismo è diventato un fenomeno informatico e cio’ ha aumentato i tentativi di imitazione dei casi di violenza.
Il bullo spesso ha alle spalle una difficile situazione familiare e usa atteggiamenti violenti per scaricare le frustrazioni, per sfogarsi.

A volte sono ragazzi che cercano attenzione, altre volte vogliono prevalere sugli altri perchè spinti da una forte autostima a saziare la loro fame di protagonismo, altre volte ancora, infine, vogliono solo “divertirsi”.

Le vittime sono ragazzi timidi, isolati, magari non integrati col gruppo, che tendono ad isolarsi, a chiudersi in se stessi e a non interagire con gli altri. Il bullismo mette in risalto la prepotenza, la tendenza a volersi imporre, la volontà di sostenere cio’ che è illegale, non permesso, contro le regole, solo per il gusto di fare qualcosa di illecito senza rendersi conto che cio’ puo’ danneggiare gravemente la sensibilità della vittima che, costretta anche dalla paura, non reagisce e subisce stress e umiliazioni.

Noi Giovani Democratici annoveriamo tra i nostri iscritti alcune vittime del bullismo. Sono persone meravigliose, con interessi e passioni come tutti noi, che si differenziano dagli altri solo per avere un carattere piu’ calmo, piu’ pacato, per essere piu’ buoni. Le loro esperienze sono preziose per renderci conto della gravità della violenza.

Porre fine al fenomeno del bullismo sembra impossibile, usare violenza contro chi è piu’ debole è estremamente facile. Siamo certi che pero’ il problema possa essere arginato con l’aiuto degli educatori e degli insegnanti, che sono responsabili, insieme all’intervento fondamentale dei genitori, della crescita dei ragazzi con il giusto bagaglio di valori necessari per una società civile. Si deve insegnare ai giovani che la prepotenza e l’insensibilità non sono la strada giusta per crescere.

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