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Dopo le accese polemiche relative al Gal Area Grecanica, in merito parla il Presidente Filippo Paino.
Di seguito l’intervista:
Dott. Paino lei è Presidente del G.A.L. Area Grecanica da più di un anno. Quali sono state le direttrici del suo impegno in questi primi mesi di mandato?
“Una delle prime cose con cui mi sono confrontato da Presidente del GAL Area Grecanica è stato il potenziamento della compagine sociale con l’ingresso di nuovi soci. Il rinnovamento della compagine sociale, tengo a sottolineare, è stato caratterizzato da una procedura di evidenza pubblica nonostante la normativa non lo richiedesse. E’ stata data la possibilità a tutte le imprese, le cooperative e le associazioni di partecipare. Quindi una prima direttrice è la trasparenza e la pubblicità.
Vorrei ricordare come personalmente mi farò anche promotore di un ampliamento della compagine sociale per l’inserimento di qualche altro comune che, da moltissimi anni, aspira a diventare socio del Gal. E mi sembra doveroso coinvolgere questo comune che ha contribuito alla nascita ed al rafforzamento della nostra identità grecanica. Aggiungo anche che l’interesse nei confronti del Gal, per varie ragioni, in questi mesi, è aumentato considerevolmente. Questa attenzione da parte di soggetti pubblici e privati, mi fa molto piacere ma soprattutto potrebbe diventare un’occasione per rafforzare il Gal.
Attualmente siamo impegnati su due linee di lavoro: il completamento dell’attuazione del PSL NèoAvlàci, PSR Calabria 2007-2013 e l’elaborazione di una strategia per la nuova Programmazione 2014-2020.
Riguardo l’attuazione del programma di sviluppo locale siamo in fase finale ed abbiamo raggiunto due obiettivi: sostenere, con delle agevolazioni economiche mirate, gli investimenti di decine di imprese operanti nelle microfiliere che caratterizzano il nostro sistema produttivo agricolo (bergamotto, olio, suino nero, capra dell’Aspromonte, …) e di altrettante decine di imprese turistiche che intendono così migliorare l’offerta legata alla ricettività. Tutto ciò si traduce in attrazione di maggiori flussi turistici e creazione di nuove opportunità lavorative per i disoccupati del territorio.
In merito alla nuova programmazione, abbiamo iniziato un percorso di progettazione partecipata che ha cercato di coinvolgere tutta la popolazione dell’Area con l’obiettivo di presentare alla Regione Calabria una Strategia per la nuova Programmazione 2014-2020 il più possibile condivisa e creata “dal basso”.
Abbiamo iniziato a fine novembre, avviando dei focus tematici sui tre settori di intervento che il partenariato (ancora in fieri) ha scelto per elaborare la strategia: turismo, agricoltura e artigianato ed inclusione sociale. Questo percorso è stato interrotto a seguito della sospensione dell’Avviso Pubblico da parte della Regione Calabria. Tuttavia, ritengo che sia stato fatto un lavoro di qualità sia nei contenuti che nel metodo e sono certo che diventerà la base per la costituzione del partenariato e per l’elaborazione della Strategia di Sviluppo Rurale dell’Area Grecanica.
Un’attività molto interessate, ancora non ultimata, è stata una ricerca partecipata che si è sviluppata con circa settanta intervista a stakeolders. Si tratta di un nuovo modo di concepire la ricerca che diventa così strumento di conoscenza finalizzata al cambiamento mentre i soggetti intervistati sono chiamati svolgere un ruolo di agenti di cambiamento. Seguiranno dei focus group tematici e poi restituiremo i risultati al territorio con un evento di presentazione.
E’ un nuovo e diverso approccio per affrontare le questioni dello sviluppo della nostra area, dopo l’evidente fallimento di consistenti interventi esterni. E’, pertanto, fondamentale il coinvolgimento degli attori locali (amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni, cittadini non organizzati) per disegnare un’ipotesi di sviluppo locale democratica e fondata sulla valorizzazione delle risorse economiche, ambientali, paesaggistiche e culturali del territorio.
La partecipazione è, quindi, un’altra importante direttrice.
Ovviamente per fare tutto ciò è stato necessario avvalersi di una struttura tecnica composta da risorse umane di riconosciute, e direi anche invidiabili, esperienze e competenze. Il criterio seguito è stato quello di potenziare il gruppo di lavoro composto dal direttore generale, Andrea Casile, dal direttore amministrativo, Mimmo Romeo, dalla responsabile della segreteria tecnica, Alessandra Ghibaudi, con un esperto internazionale di programmazione comunitaria e sviluppo locale, Salvatore Orlando, e con due ricercatrici, Olympia Squillaci e Antonina Spanò, che si sono prontamenteintegrate nello staff ed hanno offerto un contributo significativo allo svolgimento delle attività.
Quindi è stata la presenza di queste ultime professioniste ad inaugurare un’altra direttrice fondamentale, ovvero il coinvolgimento e la valorizzazione dei giovani dell’area. Quest’area ha bisogno dei giovani e della loro capacità di sognare. Approfitto di questa intervista per complimentarmi con tutti loro ed in particolare ringraziare, le giovani collaboratrici Antonina ed Olympia, per il lavoro caratterizzato da accuratezza, approfondimento e grande professionalità”.
Tracci un bilancio del Festival Paleariza appena trascorso
“Il Paleariza è il Festival musicale più seguito. Il Gal non poteva rimanere inerme e paralizzato di fronte alle difficoltà. Infatti abbiamo presentato una proposta nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Eventi Culturali” ed è stata approvata. Il Festival, nonostante tutti i dubbi si è svolto e non è mai stato in forse.
Hanno assicurato, in vario modo, il proprio sostegno tutti i Comuni dell’Area Grecanica e questa è stata l’edizione più lunga del Festival abbracciando altri Comuni come Cardeto, Montebello Jonico e Roccaforte del Greco. Siamo complessivamente soddisfatti perché siamo riusciti a realizzare un Festival nonostante che le condizioni iniziali, anche di natura burocratica, non fossero favorevoli”.
Alcuni sindaci hanno contestato duramente le modalità di rinnovo del C.d.A. del G.A.L. ed il suo ruolo di Presidente. Cosa ha da dire in proposito?
“Come ho già detto e scritto in un comunicato stampa il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del GAL Area Grecanica è stato un atto dovuto connotato da imprescindibili caratteri di regolarità e legittimità. E’ stato un atto dovuto perché chi l’ha determinato ha agito con senso di responsabilità proprio in un momento importante per i numerosi enti (imprese e comuni) che stanno portando a termine rilevanti investimenti finanziati dal GAL stesso finalizzati a rafforzare la loro capacità produttiva e migliorare la loro competitività.
Credo che così facendo il GAL possa essere sempre di più un soggetto tecnico ed esecutivo per dare attuazione alle politiche ed alle strategie di sviluppo decise dalle autorità pubbliche che molto spesso programmano con il concorso di partenariati locali che hanno offerto sempre il proprio contributo in termini propositivi.
Oggi il Gal, come soggetto che opera con criteri privatistici ma con finalità assolutamente pubbliche, ha raggiunto un migliore assetto dell’organo gestionale. Infatti l’ultima assemblea, svoltasi dopo le elezioni dei nuovi sindaci, ha rinnovato all’unanimità il consiglio di amministrazione che vede insieme, in un ricostruito clima di collaborazione, rappresentanti di soggetti pubblici e privati”.
In questi mesi si è sentito solo o c’è stato qualcuno che Le ha espresso solidarietà e sostegno?
“La situazione non è stata semplice, soprattutto nei momenti di maggiore tensione. Per formazione ed educazione non riesco ad appassionarmi alle lotte ed alle ostilità. Confesso di aver vissuto con una certa sofferenza personale (che prescinde dal ruolo rivestito all’interno del Gal) gli episodi che sono ormai di dominio pubblico. Tuttavia mi sono sempre sforzato, pubblicamente e privatamente, di reagire con stile umile, pacato e composto.
Moltissimi hanno notato una grande diversità di stili. I diversi attacchi pubblici che il GAL Area Grecanica ed io, in qualità di Presidente, abbiamo subito non hanno fatto bene al territorio. E’ difficile lavorare serenamente quando ci sono dei conflitti e non riesci e coglierne le vere e profonde ragioni. Ciò che mi ha fatto più piacere è stato l’appoggio, l’apprezzamento e l’incoraggiamento a proseguire da parte di istituzioni, organizzazioni di rappresentanza, operatori economici e soprattutto tantissimi semplici cittadini che in forma privata o pubblica mi hanno manifestato solidarietà.
Le ragioni di questo consenso vanno inquadrate in un contesto molto più generale che prescinde dal Gal. Sono particolarmente felice perché stavolta il Gal, stante la sua natura pubblico-privata, ha subito un impatto decisamente positivo. Ciò, tuttavia, in altri ambiti della vita sociale, deve sollecitare una necessaria riflessione.
Detto questo per dovere di risposta, vorrei dire che per quanto mi riguarda si tratta di una brutta fase della storia locale che è ormai definitivamente chiusa grazie allo sforzo ed all’impegno di tanti soggetti che hanno lavoratoper una ricomposizione dei rapporti all’interno del Gal che oggi ne è uscito più forte del passato”.
Le è stato mai fatto, da parte di qualche sindaco, nel corso dei suoi anni di presidenza, in seno al consiglio d’amministrazione, qualche appunto e/o dimostranza alcuna in merito alla sua gestione amministrativa?
“NO, mai“.
Secondo Lei l’accanimento e le contestazioni verso il suo di ruolo hanno connotazione e motivazioni politico-amministrative oppure è solo una mera lotta di poltrona?
“Non credo che ci sia un significato politico. Io non ho mai fatto politica attiva; non ho mai posseduto una tessere di partito; non sono stato mai amministratore pur nutrendo grandissimo rispetto per queste dimensioni associative ed istituzionali. C
omunque non ritengo di essere un bersaglio di questo genere e quindi credo di essere la persona sbagliata a cui porre la domanda. Tuttavia ormai è una fase superata, da mettere alle spalle e voltare pagina aprendo un capitolo nuovo.
Con questa consapevolezza, per la verità molto diffusa, abbiamo collaborato a ricomporre, con fatica e convinzione,una situazione che stava diventando pericolosa per la nostra area. Per fortuna ha prevalso il senso di responsabilità e ciascuno ha fatto o farà un passo indietro. Tutto ciò non è stato indolore ma è stato necessario.
Oggi, non riuscire ad archiviare tutto ciò, insistere a fare ricostruzioni o ritornare indietro, spingersi oltre in disegni preconfezionati, diffondere desiderata contro le più basilari regole che disciplinano una società, significa aver sottovalutato i rischi del deterioramento del sistema delle relazioni territoriali (cioè quel capitale sociale fondamento di tutti i processi di sviluppo), ma soprattutto non serve al territorio che deve slanciarsi, con l’apporto sinergico ed unitario delle sue varie componenti, verso obiettivi di crescita complessiva.
Permettetemi, infine, di sottolineare come questa situazione di serenità venga interpretata sapientemente dal nuovo consiglio di amministrazione composto dai Sindaci, Peppe Meduri, eletto anche nuovo vicepresidente, Mimmo Penna e Antonio Principato, oltre che da Mimmo Nasone, Carmelo Nucera e Francesco Saccà. Approfitto di quest’occasione per ringraziare tutti i consiglieri per il grande e competente impegno che stanno dedicando al Gal e per aver favorito immediatamentel’instaurarsi di un clima di dialogo costruttivo e confronto armonioso.
Queste non sono parole di circostanza ma vogliono evidenziare come, d’intesa con i rappresentanti istituzionali in seno al cda del Gal, è stato inaugurato un nuovo modello organizzativo che colloca il Gal anche in una posizione di maggiore prossimità ai territori dell’area grecanica”.
Quali sono oggi, secondo Lei, le priorità dell’Area Grecanica?
“Le priorità in quest’area sono sicuramente i servizi essenziali: la sanità, i servizi alle persone, la scuola, e la mobilità. Non dobbiamo dimenticare le imprese, vero motore della crescita e dell’occupazione, che faticosamente cerchiamo di coinvolgere e “stanare”, per farle uscire dai loro inadeguati spazi di mercato aprendole ad una dimensione più competitiva e più ricca di opportunità.
Aggiungerei ancora la coesione sociale e la legalità. Abbiamo, da oltre un anno, cercato di far ragionare il territorio sulle opportunità derivanti dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne che puntano esattamente sulla risoluzione delle problematiche legate a quelle priorità.
Siamo una delle quattro aree calabresi selezionate a diventare luogo di sperimentazione della strategia nazionale. E’ un’occasione storica e mi auguro che, a breve e tutti insieme, possiamo raggiungere questo importante obiettivo”.
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