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Di seguito la nota di Federica Dieni:
“Il sindaco Arturo Walter Scerbo mi ha tirato in ballo in un’intervista rilasciata al sito Ntacalabria e sento di fornire alcune precisazioni al fine di non avvallare una totale distorsione della realtà. Il sindaco mi accusa di fare chiacchiere, mentre lui, incarnando l’amministrazione, agisce con atti ufficiali. Curioso che lo faccia in un’intervista di 32 minuti che a tutto assomiglia fuorchè ad un atto ufficiale.
Quello che mi contesta sono anzitutto 2 punti. Il primo è che sarei entrata da “clandestina” al Consiglio Comunale di Palizzi. Vorrei ricordare al Sindaco che il Consiglio Comunale, se è aperto, può essere partecipato dai cittadini. Tale io mi sento: cittadina. Non si vede comunque che avrei dovuto fare: avrei dovuto interrompere i lavori urlando che ero arrivata? E a che titolo? E soprattutto, per quale ragione? Per far cominciare una recita?
Il secondo punto è che su queste basi, su un Consiglio Comunale con contestazioni artatamente orchestrate, avrei basato l’interrogazione parlamentare che ho rivolto al Ministro degli Interni. Niente di più lontano.
La conduzione opinabile dei lavori del Consiglio rappresentava soltanto un punto e si basava su un esposto al Prefetto dei consiglieri di minoranza precedente alla seduta in questione.
In quell’interrogazione c’era invece molto altro: condotte a mio avviso illegittime dell’Amministrazione riguardo alla gestione di bandi europei e forzature del Sindaco e della Giunta nell’autoconferimento di incarichi, atti vessatori nei confronti di coloro che non supportano la maggioranza, la decisione di non passare attraverso la stazione unica appaltante per gli acquisti del Comune. Senza dimenticare la persecuzione praticata nei confronti di componenti delle famiglie dei candidati della lista avversaria al Sindaco, minacciati durante la campagna elettorale, dalla moglie del primo cittadino, dipendente della Polizia di Stato, la quale, come lui ben sa, ha ricevuto dalla Procura di Locri avviso di conclusione delle indagini preliminari per accesso abusivo a sistema informatico o telematico.
Questi e altri punti devono probabilmente essergli sfuggiti.
Io non so se questi siano elementi utili per procedere allo scioglimento del Comune di Palizzi. Ciò su cui posso rassicurare il Sindaco è che l’Ufficio del sindacato ispettivo della Camera li ha ritenuti elementi sufficienti per presentare una domanda in tal senso al Ministro dell’Interno. E chiunque lo può rassicurare del fatto che, se non si fornisce documentazione a supporto in misura sufficiente, tale richiesta non può essere avanzata. Tali sono le “chiacchiere dell’on. Federica Dieni”, tutte circostanziate e con precisa citazione delle fonti all’interno dell’interrogazione che lo invito a rileggersi.”
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