“Euclide” di Bova Marina convegno contro la violenza sulle donne

euclide bova marina

Questo post é stato letto 13630 volte!

“L’amore che non vorrei”: questo il titolo del convegno tenuto lo scorso 21 novembre presso l’Istituto Superiore Euclide di Bova Marina; un simposio particolarmente e profondamente emozionante, per contenuti e stile, che ha tenuto saldamente attenta l’intera platea dall’inizio fino alla fine, in un climax coinvolgente di informazioni, riflessioni, emozioni, racconti e talenti “euclidei”.

Humus dell’evento l’impegno e l’attenzione alti che il nostro Istituto persegue, con grande determinazione e fiducia, nella formazione umana dei discenti, nella promozione di una cultura del rispetto e dell’educazione alle relazioni. “Strumenti necessari” – afferma la Dirigente Scolastica, dott.ssa Domenica Minniti– “affinchè i ragazzi possano costruire un pensiero sano sui temi delle pari opportunità, superando gli stereotipi e le rappresentazioni distorte dell’essere donne e uomini, nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale. Solo così, si possono incentivare la consapevolezza ed il rispetto di sé e dell’altro, prevenendo il rischio di essere, un domani, autori di violenza”.

Ad aprire il convegno i ragazzi delle classi prime del Liceo che, in un connubio perfetto e vibrante di parole e musica, hanno narrato con garbo ed eleganza, di fronte ad una platea sempre composta, la loro idea di Amore e di Donna, simboleggiata da un’anfora che l’UDI ha scelto come simbolo della “Staffetta contro la violenza sulle donne”; un’anfora che rimanda alla capacità di contenere qualcosa, una vita. Quella vita che, pochi giorni fa, è stata crudelmente tolta a Giulia Cecchettin. A lei e per lei i ragazzi hanno dedicato un’immagine, una riflessione, una rosa bianca. A lei poi hanno chiesto PERDONO prima di spegnere il microfono e chinare la testa per quel minuto di silenzio che è sembrato tanto assordante per dolore e commozione.

A seguire, l’intervento degli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo Bova Marina-Condofuri-Palizzi, graditi ospiti, insieme ai loro docenti, per l’occasione. Attraverso varie forme espressive, quali la poesia, il canto e la tecnologia digitale, hanno sapientemente rappresentato e dato voce ad una tematica così complessa che, purtroppo, sta piombando così violentemente anche sulla loro tenera età. La parola è poi passata ai relatori: la dott.ssa Rossana Mandalari, Psicologa psicoterapeuta; Personale Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Reggio Calabria-Polizia di Stato. Interventi audaci i loro, coraggiosi e, a tratti, sferzanti, pronunciati a “voce bassa” ma con un ritmo emotivo calzante che ha raggiunto picchi altissimi, realizzando un quadro autorevole e memorabile che ha informato i ragazzi ma, soprattutto, li ha sensibilizzati rispetto alla necessità di possedere quegli strumenti culturali utili per poter leggere ed interpretare fatti ed atteggiamenti, per capire e vivere consapevolmente le relazioni già dall’età adolescenziale, per superare pregiudizi ancestrali tramandati da generazione a generazione, stereotipi e clichè radicati nel tempe e risalenti a quel sistema patriarcale ancora presente che, spesso, ci tiene ingabbiati e ci impedisce di vivere liberamente.

“Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”, Cristina Torres Cáceres.

Questo post é stato letto 13630 volte!

Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, é giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.