Questo post é stato letto 10080 volte!
Un omaggio alle sue radici
Il legame tra Enrico Mentana e la Calabria si è rafforzato ulteriormente con la sua visita al Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, situato nel cuore dell’area grecanica calabrese, a Bova, paese di origine della madre del celebre giornalista.
Un incontro che ha unito memoria familiare, tradizione linguistica e identità culturale in una delle terre più affascinanti e ricche di storia del Sud Italia.
Il museo, intitolato al celebre filologo tedesco Gerhard Rohlfs, pioniere nello studio del greco-calabro, è dedicato alla salvaguardia e valorizzazione della lingua grecanica, una variante del greco antico che si parla ancora in alcune aree della Calabria.
Un patrimonio linguistico fragile ma prezioso, che il museo si impegna a preservare attraverso un’esposizione di documenti, reperti etnografici e testimonianze audio-video.
Il legame con Bova e l’Area Grecanica
Mentana, nato a Milano ma con forti radici a Bova, ha sempre ricordato con affetto la Calabria, e la sua visita al museo rappresenta un ritorno alle origini, un momento di riflessione sulle sue radici materne. “Tornare qui è come tornare in un luogo che, pur essendo lontano nella geografia della mia vita, è sempre stato vicino al mio cuore”, ha dichiarato Mentana durante la visita.
Guidato dagli esperti del museo, il giornalista ha avuto modo di esplorare l’affascinante patrimonio linguistico greco-calabro. L’istituzione, che non si limita alla lingua, ma abbraccia anche le tradizioni popolari e la cultura materiale della zona, si impegna a promuovere la consapevolezza di una ricchezza culturale che rischia di essere dimenticata. “Questo museo è un baluardo della memoria, e credo che la memoria sia uno dei valori più importanti che una comunità possa avere”, ha aggiunto Mentana.
“La lingua è un veicolo di identità, e perdere una lingua significa perdere una parte della nostra anima collettiva,” ha commentato il giornalista.
L’incontro con il museo ha anche offerto l’opportunità di riflettere sul futuro della lingua grecanica e su come la modernità possa convivere con le tradizioni. Mentana ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali come quelle promosse dal Museo “Gerhard Rohlfs” per preservare un pezzo fondamentale della storia italiana, europea e mediterranea.
Un richiamo all’unità culturale
La visita di Enrico Mentana al Museo della Lingua Greco-Calabra non è stata solo un viaggio personale nelle proprie origini, ma un invito a guardare alla Calabria e al suo patrimonio culturale con occhi nuovi.
“Il valore di luoghi come questo va ben oltre il loro significato locale,” ha detto. “Essi ci ricordano che le nostre radici sono molteplici e intrecciate, e che preservare il passato è fondamentale per costruire un futuro ricco di identità e consapevolezza”.
La sua visita ha lasciato un segno non solo tra gli abitanti di Bova, ma anche tra chi lavora ogni giorno per mantenere viva la tradizione greco-calabra.
Un gesto che ribadisce quanto sia importante il ruolo della cultura nella costruzione di un’identità solida e coesa, specialmente in un mondo sempre più globalizzato.
Questo post é stato letto 10080 volte!