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Tutti i Club Forza Silvio dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria e Messina, esprimono piena solidarietà al pensiero del senatore Domenico Scilipoti pronunciandosi nuovamente sul no convinto alla centrale a carbone di Saline Joniche e sulla necessità di decarbonizzare le proprie economie cosi da scongiurare gli effetti più disastrosi dei cambiamenti climatici, difatti, la costruzione della centrale vanificherebbe tutti gli sforzi che l’Italia e l’Europa stanno tentando di fare per facilitare questa transazione.
E’ questo il grido unico che si erge in risposta alla cinquantennale concessione demaniale del territorio calabrese da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e si chiede che venga garantita chiarezza e coerenza riguardo l’inaspettato cambio di opinione, nonostante il no unanime alla centrale a carbone espresso ripetutamente dall’intero Consiglio Provinciale, dubbiosamente bypassato dal parere favorevole manifestato dal funzionario della provincia architetto Mezzatesta, delegato dal presidente Raffa nell’ultima Conferenza dei Servizi.
Il senatore Domenico Scilipoti parlando ai club ha ribadito parere negativo alla costruzione del “mostro antiquato“, ritenendo invece che occorre muoversi con interventi programmati nel rispetto della collettività e, ribadendone la pericolosità per la salute pubblica e l’impatto ambientale troppo forte, ha riaffermato la necessità di trovare una valida alternativa nel campo delle energie alternative derivanti da fonti rinnovabili e come sia inaccettabile che ad oggi mentre da un lato si parli tanto di tutela del territorio e di eco-sostenibilità, dall’altro si pensi ancora a costruire una centrale a carbone.
Proprio per questo ci si deve opporre, ritenendo necessario invece rivalutare il territorio di Saline Joniche ridandogli autenticità ma anche tutelarne il microclima e la purezza ambientale, bisogna proporre un dialogo costruttivo e non fermarsi al qui ed ora ma preoccuparsi del nostro futuro in un’area, il cui delicato aspetto paesaggistico e morfologico, rifiuta qualunque intervento che implichi una sia pur minima modifica dell’ecosistema e che rischierebbe di perdere definitivamente la sua identità.
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Desolante osservare come si continui a cavalcare la demagogia per cercare di impedire che un progetto di particolare importanza e valenza possa realizzarsi anche in Calabria.
Incredibile l’insieme di fuorvianti considerazioni che vengono cavalcate per tentare di motivare un’ostracismo che sa solo di arretratezza, da parte di chi si rifiuta anche un minimo confronto ed un approfondimento da fonti certe ed inconfutabili che dimostrerebbero la validità e concretezza di questo Progetto, sia per la Calabria che per l’intero Paese.
Non c’è poi da stupirsi se il Paese è in queste condizioni.
Per chi, invece, volesse documentarsi ed uscire dai fuorvianti “luoghi comuni” dell’oscurantismo, basta andare ad osservare sui siti della IEA di parigi ed osservare come i Paesi più ricchi e sviluppati dell’Europa e del Mondo producono l’elettricità a casa loro.