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Inizia a delinearsi il quadro politico in vista delle prossime elezioni comunali del 20 e 21 settembre che interesserá vari comuni tra cui Melito Porto Salvo.
ELEZIONI MELITO PORTO SALVO, UNA CITTÁ DA CAMBIARE INTERVIENE
Dopo il comunicato del gruppo “Una Cittá da Cambiare”, riportato nel link sopra, é arrivata la risposta di un gruppo politico che fa capo a Enzo Russo. Di seguito l’intervento che riportiamo integralmente:
In questi giorni molto si è detto e si è scritto sul tentativo di costruzione di un progetto volto a ricostruire nella nostra cittadina un’ordinaria convivenza civile, fondata sul profondo rispetto reciproco, e una sana e trasparente gestione della cosa pubblica.
Tale progetto era stato avviato diversi mesi orsono da un insieme di persone unitamente a “Una Città da cambiare” ed aveva individuato a luglio, dopo lo scioglimento di una travagliata riflessione da parte di quest’ultima componente, in Enzo Russo la persona in grado di guidare la
realizzazione dello stesso progetto.
Successivamente, alla prima riunione con le varie componenti il candidato a Sindaco designato illustrava i valori e le regole poste alla base dell’aggregazione per poi passare all’analisi dei profili delle candidature in un clima di completa condivisione da parte di tutti i presenti.
Quindi si aggiornava l’incontro per la definizione del programma e la selezione delle ulteriori candidature. Proprio durante la nuova riunione la rappresentante del movimento “Una città da cambiare” confermava – con profonda sorpresa dei presenti – le proprie valutazioni negative su
quei componenti seduti al tavolo, con i quali aveva già avviato da mesi il percorso che portava a quella riunione e sulle cui candidature non aveva mai posto alcuna riserva, valutazioni precedentemente rappresentate al candidato a Sindaco.
Ritenendo Enzo Russo tali giudizi fortemente ostativi alla formazione di un gruppo coeso e rispettoso delle varie componenti, elemento indispensabile per riportare nel paese un clima di serenità e di rispetto della persona e per realizzare una gestione corretta e trasparente del governo locale, lo stesso ritirava la sua disponibilità prendendo atto dell’incapacità aggregativa
e di una forte miopia politica espressa dal movimento “Una città da cambiare” che determinava l’assoluta fragilità delle fondamenta del progetto da attuare.
Il candidato a Sindaco e le altre componenti presenti al tavolo diverse dal citato movimento “Una città da cambiare”, pur riconoscendo il valido apporto che detto movimento avrebbe fornito nella costruzione del progetto politico, con rammarico constatavano l’impossibilità di procedere oltre ritenendo chiusa l’esperienza aggregativa.
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