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Nel tardo pomeriggio di ieri, don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello, ha deciso di celebrare una santa messa per chiedere una pioggia ristoratrice. Masella è un paese ove si coltiva molto e tanti vivono anche con i prodotti della terra, purtroppo la scarsità di piogge e risorse idriche non permettono di dare i frutti sperati, sottolinea don Zampaglione, ecco perché ci siamo rivolti al buon Dio e confidiamo in Lui e nella pioggia!
Don Giovanni Zampaglione, nella sua omelia, ha, inoltre, fatto riferimento a quanto sia importante l’acqua e che non manchi in ogni comunità, poichè bene primario fondamentale per ogni essere umano. Si sta assistendo a una grave crisi idrica in tutta la Calabria, compreso nel nostro paesello di Masella. Tutti abbiamo diritto ad avere l’acqua nelle case, evidenzia il parroco: è un bene troppo prezioso (come il pane e non dovrebbe mai mancare e venir meno) anche in tempi difficili o di siccità come questi. Faccio riferimento alle parole di Papa Francesco e mi rivolgo ai potenti e a tutti gli amministratori dei nostri territori: “L’acqua è necessaria per la vita dell’essere umano, non ci può essere progresso, neppure sociale, senza di essa”. Non si può utilizzare l’acqua per soldi, ma per creare il vero progresso. Mi auguro che in futuro ci sia un altro referendum sull’acqua che permetta di renderla gratuita e fruibile per tutti, afferma don Zampaglione.
Auguro al Comune di Montebello di continuare a vigilare, in modo che ogni famiglia e contrada, soprattutto nei posti più disagiati e periferici (quali Placa e Mastropietro) abbiano la possibilità di avere l’acqua durante l’arco della giornata, secondo il programma previsto, poichè tanta gente, durante la settimana, viene a chiedere al parroco di farsi portavoce presso il Comune, per una gestione migliore della cosa pubblica. Se si lavora insieme e in sinergia, continua il parroco, si raggiungono gli obiettivi, ciò presuppone una collaborazione attiva tra i vari attori sociali, politici ed ecclesiali. Don Giovanni Zampaglione, nello spezzare la Parola di Dio, ha invitato tutti, facendo riferimento a S.Paolo nella II lettura, a vigilare per sfuggire alle tante “droghe” del mondo e indirizzare il cuore verso Dio. Egli ha, altresì, incentivato tutti ad accogliere Gesù che si presenta all’umanità come “il pane vivo disceso dal cielo”.
Al termine della celebrazione eucaristica e prima della benedizione finale è stata letta una preghiera per invocare la pioggia, nella speranza che arrivi presto, e con essa tanta acqua in ogni casa, paese e città, perchè non venga mai a mancare questo bene comune prezioso e insostituibile.
Di Claudia Pugliese
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