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Dio mi ha mandato ad evangelizzare i poveri, a soccorrere i bisognosi, ad annunziare la misericordia”. E’ stato questo l’incipit del saluto di don Giovanni Zampaglione rivolto alla comunità parrocchiale di Montebello Jonico, di cui è stato nominato nuovo amministratore parrocchiale.
“Sarò il prete di tutti, e tutti avete il diritto di bussare e trovare accoglienza – ha annunciato con grande emozione don Giovanni. Una particolare attenzione avrò verso gli ammalati che visiterò sin da subito e affiderò la nostra comunità alle loro preghiere: tutti assieme prepareremo anche il programma pastorale annuale”.
Nel ringraziare i presenti e l’arcivescovo Mons. Fortunato Morrone, il nuovo amministratore parrochiale ha voluto rivolgere il suo grazie anche al suo predecessore Don Daniele Siciliano, per il bene seminato durante l’anno di servizio nella comunità. Don Giovanni Zampaglione ha ringraziato i tantissimi sacerdoti, diaconi e laici che si sono resi presenti con la preghiera e i tantissimi messaggi e le telefonate. Il neo parroco di Montebello ha, altresì, ringraziato la famiglia: il papà che segue silenziosamente i suoi passi e con discrezione, la mamma (“il suo angelo custode “) che dal cielo guida il suo cammino, i fratelli e le sorelle che sono la sua forza e il suo sostegno e i suoi nipoti. Egli ha salutato, inoltre, la comunità di Masella presente alla liturgia Eucaristica e il consigliere regionale Antonio Billari (in foto).
Riprendendo le parole di S. Giovanni XXIII, don Giovanni Zampaglione ha ricordato che: “la parrocchia è come la vecchia fontana del villaggio che disseta le varie generazioni; mentre noi cambiamo, la fontana resta”. Continua don Giovanni: “credo molto nel valore della comunione e del gareggiare nello stimarsi a vicenda”. Un rappresentante della comunità di Montebello, il prof Vincenzo Malacrinò, nel saluto iniziale” ha ricordato che: don Giovanni Zampaglione è figlio di questa terra, un parroco umile e sempre accanto alla gente, innamorato della missione sacerdotale al sol fine di portare a Dio il maggior numero di anime.
Di don Giovanni è stato ricordato il suo essere stato bambino tra i bambini, fino alla vocazione così come la sua sensibilità ed il suo animo profondo volto al bene, sempre perché Dio possa raggiungere il cuore dell’uomo per convertirlo e renderlo felice. Don Giovanni ha portato, poi, la carezza di Dio agli ammalati attraverso i Sacramenti della Confessione e della Santa Comunione.
Dopo la Celebrazione Eucaristica, c’è stato un momento di convivialità con tutti i presenti, nel salone parrocchiale “don Rosario Caratozzolo”.
di Claudia Pugliese
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