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Alberto Fabbian, papà di Giovanni Fabbian che ha militato nella Reggina (prestito dall’Inter) all’età di 19 anni quando giocava in serie B, ha voluto incontrare don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello Jonico e direttore dell’Ufficio diocesano sport turismo e tempo libero dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Una decisione presa durante il suo viaggio in Calabria dove ha voluto incontrato i tanti amici e ad aver seguito la partita di calcio,
“È stato interessante e bello incontrare il signor Alberto – dichiara don Giovanni Zampaglione – che ho conosciuto attraverso i social e oggi per la prima volta ho incontrato di persona per parlare di calcio e della nostra bella città di Reggio Calabria, ma anche del mio piccolo paesello di Masella e non potevamo non parlare anche del figlio Giovanni. Giovanni è originario di Rustega un piccolo paesello di millecinquecento anime del comune di Camposampiero (Padova). A Giovanni non piace la popolarità, piace stare con la famiglia quando torna a casa e stare con gli amici. “Ho avuto la gioia di vederlo giocare allo stadio Granillo (ove ha segnato 8 reti) nel 2022, afferma don Giovanni Zampaglione. Attualmente gioca nel Bologna e fa parte dell’Italia Under 21che si è qualificata per la fase finale degli Europei di categoria dall’11 al 28 giugno del 2025. A Reggio Calabria Giovanni Fabbian ha preso il diploma e si è iscritto nella facoltà di Economia e Commercio. Reggio Calabria è una bella città che vuole rialzare la testa sotto tutti i punti di vista, anche dal punto di vista calcistico. C’è stato un tempo – fa notare don Giovanni Zampaglione – Reggio Calabria aveva tutte le squadre in serie A ed era una città di Serie A!
Torneranno i tempi belli per la nostra Reggio e per tutti le squadre (calcio…basket…pallavolo…ecc.) l’importante è stare uniti e remare tutti dalla stessa direzione. Mai abbattersi e avere la capacitá di andare avanti sempre e per sempre. Reggio e la Reggina e le altre squadre vanno sempre amate e seguite. Ho voluto scegliere Masella – ci dice don Giovanni Zampaglione per consegnare questo premio al padre di Fabbian e nello stesso tempo per far conoscere a tutti il paesello di Masella, da dove si vede la rocca di Pentidattilo. Anche in questa piccola realtà cerco di far conoscere a tutti, stando in mezzo alla mia gente, che l’unione fa la forza, perché il pastore vive in mezzo alla sua gente non distante o assente. Il mio motto è:”Dobbiamo volerci bene e “gareggiare nello stimarci a vicenda”.
Nel consegnare questo premio al giocatore Fabbian, a nome anche dell’Ufficio diocesano sport turismo e tempo libero dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, gli auguro di non inseguire solo i sogni ma di raggiungere ogni obiettivo: magari giocare nell’Italia di Spalletti e nella Juve: un giorno. Alberto ha ricevuto da don Giovanni Zampaglione una targa e dei prodotti tipici del luogo, mentre lui ha consegnato magliette firmate dal figlio Giovanni e gadget per tutti i presenti. Subito dopo c’è stato un momento di convivialità che ha chiuso la serata.
Di Claudia Pugliese
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