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Riceviamo e pubblichiamo:
Prendiamo atto che nell’ultima seduta del Consiglio comunale ci si è interessati della discarica di Comunia manifestando contrarietà alla riapertura. Come suol dirsi non è mai troppo tardi, ma in questo caso l’interessamento potrebbe essere tardivo se effettivamente la riapertura della discarica, come appreso informalmente presso gli uffici della regione, oggi non rientrerebbe tra gli interventi ritenuti prioritari dal Dipartimento delle Politiche dell’Ambiente, sebbene il Dirigente Generale pro tempore abbia dato incarico per il necessario ed indispensabile aggiornamento della progettazione dopo aver rilevato la non conformità del progetto sottoposto a VIA ad alcune norme di legge.
Comunque tale volontà il consiglio comunale avrebbe dovuto manifestarla quantomenoal momento che ha ricevuto la documentazione progettuale relativa allo Studio impatto ambientaleriguardante il Progetto di messa in sicurezza della discarica e adeguamento per l’esaurimento di cui al bando pubblico datato 5 marzo 2014. In merito al quale questa associazione ha presentato le proprie osservazioni che sebbene ancora la Commissione tecnica non si sia determinata sembrerebbe siano state ben puntualizzate le irregolarità del progetto. Prendiamo atto che le motivazioni che hanno portato il Sindaco a manifestare oggi contrarietà all’apertura della discarica coincidono con quelle, tra le tante insistentemente e ripetutamente evidenziate nel corso degli annidallo scrivente, in primis la mancanza di una strada alternativa all’attuale percorso che tra l’altrol’Assessorato all’ambiente regionale in sede di un tavolo tecnico istituzionale costituito il 6 dicembre 2010 presso l’Ufficio del Commissario per l’emergenza rifiuti in Calabria cui hannopartecipato l’attuale Sindaco e il vice sindaco pro tempore aveva manifestato piena disponibilità a finanziare.
Un altro delicato e importante problema ambientale di cui il Consiglio comunale avrebbe dovutoda tempo interessarsene, riguarda l’attiguo impianto di compostaggio e la bonifica dei siti circostanti. A tal riguardo la Commissione Europea lo scorso 10 febbraio ci ha comunicato che è in corso una procedura di screening a norma della direttiva 2011/92/UE (direttiva VIA) per stabilire se l’impianto sia suscettibile di incidere notevolmente sull’ambiente. Lo scorso 18 marzo il Dipartimento Politiche dell’Ambiente della regione Calabria, su specifica richiesta di questa associazione, ha riferito che l’istanza inerente l’impianto di compostaggio è stata oggetto di archiviazione per carenza documentale. Appare molto grave che in mancanza della documentazione (sembrerebbe non sia stata rinvenuta presso gli uffici preposti) l’impianto continua a lavorare tranquillamente. Dov’è l’Ufficio tecnico? Che ci sia qualche conflitto d’interesse? Mentre per quanto riguarda la discarica comunale, il prefato Dipartimento riferisce che l’Organo di valutazione tecnico istruttoria non ha effettuato alcuna istruttoria. Ci auguriamo che tale problematica sia oggetto di discussione nella prossima riunione del civico consesso di Motta SG e speriamo non dover sentire il solito inaccettabile ritornello ovvero c’è la magistratura che sta indagando.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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