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Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). Preoccupano i possibili effetti del dimensionamento scolastico, il Partito Democratico melitese si pone a difesa dell’autonomia degli istituti scolastici cittadini.
Lettera aperta al Sindaco f.f. della città metropolitana, Carmelo Versace
“A causa delle norme contenute nella legge di bilancio approvata dal governo Meloni lo scorso mese di dicembre, si dovrà procedere alla soppressione e all’accorpamento nell’ambito del territorio della città metropolitana di Reggio Calabria di ben 17 istituti scolastici“. Così scrive, in una lettera aperta, il segretario del Circolo del PD melitese, Enzo Russo.
“Nel territorio cittadino – prosegue – due sono gli “istituti a rischio”: l’Istituto di istruzione superiore “Ten. Col. Giovanni Familiari” e il circolo didattico “Pasquale Megali” perchè al di sotto dei parametri numerici degli studenti frequentanti stabiliti nei provvedimenti normativi relativi.
Quanto all’Istituto di istruzione superiore è possibile, sulla base di quanto previsto dalla stessa legge, mantenere l’autonomia del predetto Istituto. L’Istituto Familiari, infatti, che è la più antica istituzione scolastica di secondo grado dell’Area grecanica si trova nel Comune in cui risiedono circa 10.500 abitanti ed è l’unica scuola di secondo grado con sede nello stesso comune. Lo stesso Istituto, che oggi conta 430 studenti, ha visto registrare per il corrente anno scolastico un incremento delle iscrizioni del 33%, che sulla base delle iniziative programmate, dovrebbe essere confermato anche nel prossimo anno scolastico.
Lo stesso Istituto, per la tipologia dei corsi erogati, necessita, poi, di una particolare attenzione nella programmazione dell’offerta formativa che solo una dirigenza dedicata può assicurare. La perdita della sua autonomia avrebbe come sua naturale conseguenza la sua soppressione in pochi anni, con una conseguente omologazione dell’offerta formativa che finirebbe per livellarsi verso il basso. L’eventuale aggregazione, poi, dell’Istituto Familiari con qualsiasi altra istituzione scolastica avrebbe come naturale conseguenza la creazione di una realtà scolastica con un elevato numero di indirizzi eterogenei, difficilmente gestibili da un’unica dirigenza, e andrebbe a sconfessare l’ottica della razionalizzazione dell’offerta formativa che gli indirizzi formulati dalla Regione Calabria auspicano di realizzare.
In altre parole – continua Russo – la perdita dell’autonomia e la conseguente soppressione nel tempo dell’unica istituzione scolastica di secondo grado in un comune delle dimensioni di Melito di Porto Salvo sarebbe illogica ed impensabile, in quanto aggraverebbe la situazione di marginalità sociale, economica e culturale di una comunità in sofferenza, che ha dovuto assistere negli ultimi anni alla spoliazione di attività di una certa rilevanza (Ospedale, uffici giudiziari, uffici finanziari) e si porrebbe in assoluto contrasto con le finalità della programmazione della rete scolastica, come detto in precedenza enunciate dagli indirizzi regionali.
Anche con riferimento al Circolo Didattico “Pasquale Megali”, così come deliberato dalla Giunta del Comune di Melito di Porto Salvo il 15 settembre 2023, vi sono le condizioni perché mantenga la sua autonomia.
Il predetto istituto presenta, infatti, una sua forte connotazione identitaria territoriale e la creazione di un’unica istituzione scolastica, che ne deriverebbe con l’accorpamento all’Istituto comprensivo Corrado Alvaro” di Melito di Porto Salvo, con oltre 1000 alunni, aumenterebbe il rischio di favorire una gestione eccessivamente centralizzata a discapito dei plessi più piccoli favorendo così lo spopolamento delle zone periferiche. Nel contempo l’accorpamento degli istituti scolastici farebbe anche venir meno la presenza di istituzioni educative in contesti con scarsi o assenti punti di socializzazione esterni al mondo della scuola, rendendo più difficile il contrasto alla dispersione scolastica e la lotta alla povertà educativa.
Infine, ma non ultimo per importanza va citato, per entrambe le istituzioni scolastiche, il riferimento alla tutela delle minoranze linguistiche espressamente prevista nella citata legge di bilancio 2023 nella quale viene evidenziato a chiare lettere che per dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025 i criteri per l definizione del contingente dei dirigenti dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione fra le regioni sarà effettuate tenendo conto della necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche”.
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