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Anche i sindaci dell’area Grecanica parteciperanno alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil prevista per martedì 20 in tutta la Calabria orientale. L’obiettivo della protesta è rivendicare il diritto al completamento della nuova Statale 106, in particolare nel tratto reggino. Alla fine dell’anno, l’Anas dovrebbe finalizzare la progettazione di questo tratto, una fase cruciale per ottenere finanziamenti specifici dal Governo centrale. Nella recente legge di Bilancio, sono stati stanziati tre milioni di euro per completare la sezione della Calabria settentrionale.
La Grecanica soffre di una carenza di infrastrutture, in particolare a causa dell’assenza di una trasversale come la “Jonio-Tirreno”. Nella parte più vicina al capoluogo del vecchio tracciato della 106, la regione sembra risentire maggiormente della vetustà e pericolosità delle strade.
La consapevolezza dell’isolamento nella parte meridionale della Ionica reggina ha spinto numerosi sindaci a intraprendere un percorso parallelo di dialogo con il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. Questo sforzo ha registrato progressi durante la visita del ministro Matteo Salvini presso il consiglio regionale della Calabria lo scorso 20 novembre.
Collegare la sponda calabrese del Ponte a una nuova Statale 106, estendendola almeno fino a Melito Porto Salvo (o, meglio ancora, alla variante di Palizzi-Bova), potrebbe rappresentare un impulso positivo per non trascurare la Grecanica. Inoltre, potrebbe creare le condizioni per rendere prioritaria la realizzazione della prosecuzione verso sud dell’attuale variante “B”, che parte dalla periferia sud di Caulonia Marina e conduce all’uscita obbligatoria della periferia sud-ovest di Locri, all’altezza della fiumara Gerace.
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