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Di Francesco Foti
Nu zappaturi stancu du lavuru, si ietta a l’umbra sutta a na ghiandara
Guardandu, d’arburu grandi, si la strica, perchi lu signuri ccà na vitti chiara
Chist’arburu potenti e seculari faci stu fruttu picculu e minutu
Inveci a corda i chista cucuzzara, stu beni i Diu, grandi e zuccaratu
Quanti cosi storti fici lu Signuri, pensava u zappaturi nta so menti
Comu luciva bella sutta u suli, stu scasciu di cucuzza nutrienti
Sfamavanu nu paisi e restava, mpenduti nta s’arburu potenti
Ma mentri faciva stu raggiunamentu, nci cadi nu cocciu i ghianda supra a testa.
Menumali ca non era na cucuzza, se nò stavota ma faciva a festa.
Questa antica storiella, ci insegna che a volte nella nostra stupida presunzione, attribuiamo alcuni spiacevoli avvenimenti, come incidenti, o calamità naturali, a Dio, sostenendo che era sua volontà che ciò accadesse, trattandosi addirittura di bambini, alcuni sostengono, che li voleva in cielo tra i suoi angeli. Altri addirittura negano la sua esistenza, e attribuiscono al cieco caso, l’origine dell’universo fisico, il famoso Big-Bang quella fantomatica esplosione termonucleare che dopo aver creato la materia proiettandola in ogni direzione per creare le innumerevoli le galassie. (Alcuni addirittura evitano il termine esplosione, sostituendolo con altissima concentrazione di materia, la quale espandendosi continua ad allontanare le galassie) in seguito sul nostro bel pianeta ha creato con fantasiosi processi molecolari , le prime sostanze organiche, le quali evolvendosi in imprecisate ere geologiche, si sono evolute per creare le meravigliose e complesse forme di vita che conosciamo. Quindi escludono a priori l’intervento di un onnipotente progettista come causa prima di tutte le cose. Alcuni scienziati ad onor del vero, riconoscono nel Creatore la scintilla che ha dato origine a questi meravigliosi e complessi processi, ma lasciano al caso, o ad un (Organizzato non si sa da chi) processo evolutivo, tutte le varie differenziazioni che troviamo nel mondo animale e vegetale.
Ma torniamo al famoso Big-Bang. Io da semplice muratore mi chiedo: può un’esplosione, creare qualcosa di ordinato, stabilire dei perfetti equilibri, che regolano i basilari processi vitali? Chi ha fornito l’energia sufficiente affinchè ciò avvenisse, e che dire di quella sofisticatissima banca dati chiamata DNA, unica, e diversa in ogni forma di vita? Se noi andassimo su una superficie abbastanza grande come un campo di calcio, e mettessimo sopra ad alcuni candelotti di dinamite, della sabbia , abbastanza mattoni per poter costruire una stanza di medie dimensioni, dei contenitori pieni d’acqua, alcuni sacchetti di cemento, della calce, le mattonelle per il pavimento, i battiscopa, le barre di ferro per il solaio, le pignate stesse del solaio, nonché gli infissi con i vetri alle finestre , e accendessimo la miccia della dinamite riusciremmo a costruire una stanza? (mi basterebbe solo la struttura, senza impianto elettrico, senza impianto idrico e fognario, senza mobili, senza impianto di climatizzazione, senza quadri alle pareti, ne cornici o pitture); Non pretenderei la realizzazione dell’opera al primo tentativo, ma dopo miliardi di volte? L’esempio è molto riduttivo, paragonandolo alla vita stessa. (Se pensiamo che soltanto per la sintesi di una proteina ci vogliono circa venti aminoacidi, diversi l’uno dall’altro, ciascuno di essi con un compito ben specifico).
Il contadino imparò la lezione, e noi?
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