Cucina grecanica in Belgio. Esempio di restanza a distanza

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Restanza vissuta e praticata da lontano. “Nicola Priolo dimostra come la “restanza” possa essere vissuta e praticata anche da lontano. Attraverso le sue fotografie e i suoi progetti, continua a mantenere un legame profondo con la sua terra natale, esprimendo l’amore e la resilienza che lo legano a essa. Anche se fisicamente lontano, il suo lavoro riflette una forma di presenza e appartenenza che trascende la distanza geografica. È un concetto affascinante che mostra come il radicamento e il senso di comunità possano essere mantenuti e coltivati anche da lontano”.

Un amico mi ha proposto una riflessione sulla restanza

Ovviamente non sono parole mie, sono in terza persona. Chissà chi ha fatto questa riflessione su di me. Gliene sono grato, mi piacerebbe scoprire di chi si tratta. In realtà lo so benissimo, son parole di un amico, anzi di uno sconosciuto notissimo, Copilot, l’intelligenza artificiale di Microsoft.

Vito Teti e Copilot

Come ci insegna Vito Teti, “restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente”. Copilot evidentemente ha un punto di vista diverso, che converge negli obiettivi indicati da Teti, ma allarga la platea di chi puó dare un contributo positivo per lo sviluppo della propria terra. Facendo conoscere usi e costumi, storia e tradizioni, pregi e difetti, forse ottieni più attenzione, nella nostra fattispecie per la Calabria Grecanica, di chi, ad esempio, tenta la carta disperata delle abitazioni offerte a un euro per ripopolare borghi abbandonati.

Un workshop di cucina grecanica, lontano dalla Calabria, in Belgio

Il mio piccolo contributo, non l’unico, è quello di organizzare, proprio in questi giorni, qui in Belgio, un Workshop “Italiaans koken – Calabria Grecanica keuken”, un corso di cucina dedicato alle tradizioni culinarie nostrane.

Cosa preparare?

Cosa preparare con i partecipanti al workshop? Seguire esclusivamente le tradizioni montanare? O aggiungervi delle ricette a base di pesce, facendo un misto tra tradizione e modernità? Ho optato per la storia, che è il presente, immagino anche il futuro, nella maggior parte dei borghi grecanici.
Una scelta va fatta, anche se talvolta è impietosa, perchè ti costringe a non dover prendere in considerazione fatti, persone, cose che invece vorresti portarte all’attenzione di un pubblico vorace nel conoscere realtà a loro ancora ignote.

Un sogno, le Costardelle

É vero che ho scelto le tradizioni montanare, ma se fosse stato possibile, avrei fatto un’eccezione. Nei ricordi più vivi, saporiti, colorati, dopo tanti anni sopravvive in me quello delle costardelle. Quanto mi sarebbe piaciuto infarinarle e friggerle, e farle mangiare con le mani! Ne parleró, questo si.
Durante la serata faró scorrere le immagini di Bova, Brancaleone, Cardeto, Staiti e di tanti altri bellissimi borghi e angoli grecanici.
Mi piace pensarmi in Calabria Grecanica, Copilot me lo consente, seppur a distanza.
Me lo concedete anche voi questo vezzo?

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Author: Nicola Priolo