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Riceviamo e pubblichiamo:
Atteso che in pochi giorni in Calabria si sono registrati tre casi di mortalità per punture di vespa, risulterebbe un morto a Bagnara e due (numero da verificare) a San Lorenzo, chiedo attraverso gli Organi di informazione quali precauzioni dobbiamo usare per prevenire questi fatali situazioni e a cosa sia dovuta questa sorprendente frequenza. Un tempo succedeva raramente che si moriva per una puntura d’insetti oggi il lasso di tempo è troppo ravvicinato e mi sembra semplicistico ricondurre il tutto solo a una puntura d’insetti.
Le Istituzioni competenti stanno studiando il fenomeno? Lo stesso potrebbe trarre origine da fonti inquinanti? Discariche a cielo aperto, interramento di rifiuti anche pericolosi, coltivazioni agricoli su terreni inquinati?
Nel ribadire che l’ambiente non ha confine giova porre fortemente in risalto che presso la discarica comunale di rsu in località Comunia dismessa nel 2003 e non bonificata, i veterinari e i funzionari dell’Area Igiene degli Alimenti e delle produzioni zootecniche Ufficio Tecnico Operativo di Gallico (RC) per ben tre volte in date diverse hanno certificato il pascolo di capi di bestiame tra il percolato, mentre all’interno dell’attiguo impianto di compostaggio sono stati rinvenuti 10 alveari che non sappiamo se siano stati ancora georeferenziati e controllati. Sempre in tale località si svolge attività agricola in siti inquinati e commercializzazione di prodotti agricoli e lattiero/caseari.
Uno stato di fatto fortemente preoccupante, se non allarmante, che potrebbe produrre effetti devastanti sulla salute dell’uomo anche a distanza di tempo.
Vincenzo CREA
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