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“L’Italia è un paese ricco di minoranze linguistiche storiche sia per quanto riguarda la varietà che dal punto di vita della quantità. Secondo le stime del Ministero dell’Interno circa il 5% della popolazione italiana ha come lingua materna una lingua diversa dall’italiano. La Repubblica italiana è uno dei pochi stati europei che esplicitamente nella sua Costituzione tutela le minoranze linguistiche. L’articolo 6 della Costituzione (“la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”) ha dovuto aspettare, però, 52 anni per avere una disciplina attuativa nazionale che è andata ad integrare e completare la legislazione locale già emanata in alcune regioni a statuto speciale di confine quali la Valle d’Aosta, il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia. La legge 482/99 recante “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” prende atto della esistenza anche di altre minoranze linguistiche rispetto a quelle presenti in dette regioni. Infatti, con l’art. 2 della citata legge “la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il francoprovenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo. Con la predetta Legge, per la prima volta, quindi, il grecanico viene riconosciuto come lingua minoritaria storica e perciò viene ammesso a tutela.
Una rivoluzione copernicana rispetto ai tempi in cui i parlanti greco venivano apostrofati con epiteti e sberleffi il meno offensivo dei quali era “paddechi”, cioè sempliciotti, tamarri, parpàtuli, zangrèi. Per i motivi sopra esposti abbiamo deciso di istituire presso l’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, con l’apporto scientifico del Centro di Ricerca “E. Silvestri”, con la partecipazione del Circolo Culturale Paleaghenea, del Circolo greco Delia, dell’Associazione Culturale Ìmmasto e dell’Endas, il “Corso di Lingua Greca: Lingua, Traduzione e Revisione per la Comunicazione Interculturale” (di seguito denominato “Corso”), della durata di 120 ore (20 CFU).
Il Corso verrà realizzato in forza di un’azione di coordinamento organizzativo con il coinvolgimento di soggetti che a vario titolo operano sul territorio denominato Città Metropolitana di Reggio Calabria e si rivolge sia a chi si affaccia al mondo della Lingua Greca, sia a chi intende la prassi traduttiva come strumento per migliorare le proprie competenze linguistiche e culturali. Il corso non affronta volutamente riflessioni di carattere grammaticale ma la didattica è comunque organizzata in maniera tale da sviluppare tecniche di lettura e comprensione del testo, di analisi e di sintesi fondamentali ad una maggiore consapevolezza linguistica. Il corso affronterà i principali problemi della lingua calabro-greca e, anche se con diverso approccio, di quella neo-greca, quale fonte primaria ed insostituibile dell’idioma greco della Bovesìa e precisamente quello storico; quello di tutela e valorizzazione e quello didattico mirante al recupero e, per quanto possibile, alla fruizione dell’idioma greco.
Il numero di allievi del Corso è fissato in un minimo di 20 e massimo 30 unità. Potranno partecipare al Corso tutti i soggetti che ne facciano richiesta purché in possesso almeno del diploma di scuola media superiore o titolo equipollente. Le lezioni si svolgeranno a Roghudi Nuovo.
Per iscrizioni ed informazioni consultare il sito www.paleaghenea.altervista.org. SCADENZA ISCRIZIONI: 13/05/2017″.
I PRESIDENTI
Avv. Mario Maesano
Prof. Salvatore Gennaro Dieni
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