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In vista del Referendum Costituzionale, presso l’aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Familiari” di Melito di Porto Salvo (RC), Giovedì 1 dicembre 2016 alle ore 11.30 si terrà un incontro curato dalla Prof.ssa Lucibello Patrizia, docente titolare ordinario di Discipline Giuridiche ed Economiche presso lo stesso Istituto, al fine di illustrare l’importanza di una attenta riflessione e consapevolezza in ordine all’imminente appuntamento referendario.
Ecco le dichiarazioni del Dirigente Scolastico Domenico Zavettieri:
Questa Istituzione Scolastica si mette a disposizione dei nostri giovani cittadini, proponendo l’iniziativa: “I contenuti della riforma costituzionale: il Familiari incontra il territorio”.
Si tratta di una giornata scolastica, ricca di informazioni, rivolta non solo alla comunità scolastica, ma a tutta la cittadinanza, dedicata ad una approfondita analisi della riforma.
Ritengo sia un dovere da parte di questa comunità scolastica, sempre attenta ai bisogni dell’utenza, dare chiarimenti in merito alla riforma costituzionale ed offrire un servizio al territorio per fare in modo che il voto del 4 dicembre p.v. sia il più possibile consapevole, specialmente da parte delle giovani generazioni verso cui orientiamo la nostra mission educativa.
Tale importante iniziativa rientra appieno tra gli obiettivi strategici del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto, atti a sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace; il rispetto delle differenze e il dialogo tra culture diverse; il sostegno dell’assunzione di responsabilità da parte dei nostri giovani, futura classe dirigente.
L’idea di realizzare questo seminario è legata all’intenzione di offrire un approfondimento in maniera obiettiva e senza l’intento di indirizzare i destinatari, riflettendo su un piano strettamente tecnico.
Mai come in occasione di questo referendum si è verificata una contraddizione tra una diffusa ansia di conoscenza, che non c’è mai stata in passato, e un ampio orientamento a votare in un senso o nell’altro per mere convinzioni politiche e contingenti e che nulla hanno a che fare con i punti che vengono trattati dalla riforma. Per questo c’è l’esigenza di fare chiarezza.
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