Condofuri, parlano le rappresentanti d’Istituto dei genitori

scuola bachelet foto

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato, relativo alla scuola media Bachelet di Condofuri, delle tre rappresentanti dei genitori dell’Istituto Comprensivo Bova-Condofuri:

Le sottoscritte Maria Pontari, Roberta Parisi e Susanna Larnè, rappresentanti dei genitori dell’Istituto Comprensivo Bova-Condofuri, desiderano rendere noto il proprio pensiero, condiviso dalla stragrande maggioranza dei genitori di Condofuri, in merito alle vicende che continuano ad interessare  l’edificio che ospita la scuola “V. Bachelet”, nonostante tre anni di annunci, speranze ed assunzioni di pubbliche responsabilità da parte di Sindaco, Giunta Municipale, Presidente del consiglio e Responsabile dell’Area Tecnica.
Parliamo, dunque, a nome dei genitori, chiarendo subito che abbiamo deciso di esternare pubblicamente la nostra opinione perché crediamo che la gravità degli eventi e il rischio concreto di perdere il finanziamento non consentano più a nessuno di tacere. La scuola è dei bambini e delle bambine di questo paese e noi tutti abbiamo il dovere di lottare per garantire loro il diritto a frequentare una scuola sicura senza se e senza ma! E ciò significa dire quello che si pensa senza infingimenti.

Parliamo dopo aver appreso del diniego, da parte dell’Ufficio regionale ex Genio Civile, al rilascio del “certificato di conformità strutturale” per l’edificio; dopo aver assistito all’incontro con gli amministratori svoltosi qualche giorno addietro presso l’Auditorium del Centro giovanile Padre Valerio Rempicci nonchè in vista dell’importante Consiglio Comunale convocato per il prossimo lunedì onde consentire a tutti gli amministratori comunali di deliberare tenendo conto anche del nostro parere.

Le responsabilità maggiori sono da ricercarsi, a nostro avviso, nelle passate amministrazioni e devono essere accertate per ripristinare la verità. Oggi abbiamo la consapevolezza che l’edificio non è idoneo, quindi, caro signor Sindaco, continuare a nascondersi dietro un dito negando l’evidenza non serve a nulla. Bisogna affrontare la realtà: l’unica cosa da fare è demolire l’edificio e costruire  una scuola nuova, moderna e, soprattutto, sicura!Assumetevi almeno questa di responsabilità“.

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