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“Condofuri ricorda la sua storia” è stato il punto focale della cerimonia inaugurale, che si è svolta ieri sera, 28 novembre alle ore 17:00, presso la Delegazione Municipale a Condofuri Marina.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione comunale condofurese, in collaborazione con la Dott.ssa Bruna Roda’, Dr. Lillo Bertone e la Dott.ssa Brigida Condemi, gli stessi hanno realizzato uno studio certosino su documenti, foto, articoli, interviste, che testimoniano la storia politica di Condofuri e sulla figura del Dott. Carmelo Saverio Pizzi, che è stato sindaco dello stesso Comune, per più legislature.
Nel corso della cerimonia di intitolazione è avvenuta la scopertura dell‘Albo d’Oro dei Sindaci, realizzato dal maestro d’arte, Pino Caridi, con il contributo del dipendente comunale, Domenico Antonio Pizzi.
Il dibattito sulla memoria politica condofurese è stato moderato dal giornalista, Giuseppe Toscano e sono intervenuti: la figlia del compianto Sindaco, la poetessa Natina Pizzi, il Sindaco Salvatore Mafrici, il Vice sindaco con delega alla Cultura, Dott.ssa Giulia Naimo, lo storico Agazio Trombetta, gli organizzatori della manifestazione Dott.ssa Bruna Roda’, Dr. Lillo Bertone e Dott.ssa Brigida Condemi, il Dott. Carmelo Pasquale Pizzi (Lillo) in rappresentanza dei sindaci, protagonisti della storia politica di Condofuri, Tosca Pizzi, l’Avv. Totò Pizzi e il Consigliere comunale, Domenico Mafrici, promotore dell’intitolazione, deliberata in consiglio comunale all’unanimità.
“La mia emozione questa sera è infinita, soprattutto quando parlo di mio padre -ha affermato la poetessa Natina Pizzi- in questo momento si sta svolgendo una festa, perché mio padre era innamorato della sua terra, lui era fortemente attaccato alle radici del suo paese natio. La nostra casa, come spesso la chiamo Casa Pietra, era un punto d’accoglienza, aperta a tutti, ai valori dell’onestà, amicizia e lealtà”.
La poetessa Natina Pizzi, per l’occasione ha scritto una poesia inedita, intitolata: “Mio Padre”, che è stata interpretata da Bruna Roda’.
Interessante è stato anche l’intervento dello storico Agazio Trombetta, che ha dichiarato: “La memoria è il desiderio di conoscenza di tramandare i fatti veri e qualora non dovessero sussistere i documenti, non puo’ esistere la storia. L’Albo dei Sindaci, esprime comunità d’intenti e responsabilità”.
Ieri sera si è assistito ad un emozionante tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nel tempo, al fine di recuperare fonti e testimonianze di una terra cara alla cultura greco – calabra, a questo riguardo, è stata trainante la frase, densa di significato: “Conosci la tua storia, ama la tua terra”.
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