Condofuri, minoranza scrive alla Corte dei Conti, Ministro Interni e Prefetto

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Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta, con oggetto la “Delibera di adozione del bilancio di previsione 2015: tentativo di eludere l’applicazione dell’art. 141, comma 2°, D.Lgs. n.267/2000“, dei Consiglieri di Minoranza del Comune di Condofuri,  Vadalà Antonino e Iaria Tommaso,  al Prefetto di Reggio Calabria, al Ministro degli Interni e alla Procura regionale della Corte dei Conti.

Eccellenza,
i sottoscritti Consiglieri di minoranza del Comune di Condofuri richiedono e sollecitano un immediato intervento da parte di Sua Eccellenza circa i gravissimi accadimenti posti in essere in relazione all’adozione del bilancio di previsione 2015 nel Comune di Condofuri e tesi ad eludere (subdolamente) l’avvio delle procedure di cui all’art. 141 del D.Lgs. n. 267/2000.

I fatti. Il Presidente del consiglio ha disposto la convocazione per l’adozione del Bilancio di previsione 2015 per il giorno 7 c.m. In apertura dei lavori del Consiglio il consigliere Vadalà legge una nota (all. A) del consigliere Iaria (assente), indirizzata al Presidente del consiglio, al Sindaco, ai Consiglieri ed al Segretario, con la quale Iaria comunicava che non gli era stata notificata la convocazione del Consiglio chiedendone il rinvio.

Il Presidente del consiglio invece che prendere atto della leale comunicazione del consigliere inveiva contro i due consiglieri (Iaria e Vadalà) accusandoli di fare mera speculazione politica, manifestando l’intenzione di far proseguire i lavori dell’assemblea. Il Consigliere Vadalà, preso atto della mancata notifica della convocazione al consigliere Iaria, chiedeva anch’egli la convocazione di un nuovo Consiglio (all. B).

Il Presidente del consiglio, anche se reso edotto della mancata notifica e quindi della “nullità” degli atti eventualmente deliberati, incredibilmente decideva di andare avanti! Il consigliere Vadalà, a quel punto, proponeva, quale gesto di trasparenza, una sospensione dei lavori affinchè si accertasse quanto asserito dal consigliere Iaria, considerato che tale “verifica” avrebbe richiesto al massimo qualche minuto. Egli, notando la presenza in aula delle Forze dell’Ordine, invitava il Presidente del consiglio a svolgere tale verifica congiuntamente alle stesse, in modo da dipanare ogni dubbio circa la validità della seduta.

Ma non c’è stato nulla da fare: il Presidente ha fatto proseguire i lavori ed al consigliere Vadalà, basito per il comportamento assurdo e fortemente arrogante e pressapochista del Presidente del Consiglio, non è rimasto altro da fare che abbandonare l’aula. La maggioranza ha dunque inteso approvare il bilancio di previsione 2015 pur sapendo che la delibera sarebbe stata inficiata, ab origine, da un vizio di nullità.

Il giorno successivo l’ennesimo colpo di scena: il Presidente del consiglio convoca nuovamente il Consiglio per il giorno 14 c.m. mettendo al primo punto dell’ordine del giorno l’annullamento in autotutela della delibera di approvazione del bilancio 2015 e confermando, di fatto, la veridicità di quanto sostenuto dal consigliere Iaria. La vicenda è stata ripresa anche dalla stampa (all. D).

Ora, appare del tutto evidente agli scriventi Consiglieri che questa convocazione per l’annullamento della delibera di adozione del bilancio 2015 – che arriva il giorno dopo l’adozione dello stesso- altro non è se non un maldestro tentativo di eludere le circolari prefettizie in merito all’applicazione dell’art. n. 141, comma 2°, del D.Lgs. n. 267/2000!

A tal proposito riteniamo opportuno evidenziare che il Segretario dell’Ente, Dottoressa Palmisani, ha celermente risposto ad una nostra richiesta tesa ad ottenere copia della diffida ad approvare il bilancio 2015 da parte del Prefetto sostenendo che <<non risulta nessuna comunicazione da parte di sua Eccellenza il Prefetto in merito all’invito ad adottare la deliberazione del bilancio di previsione 2015>> (all. C), a differenza di quanto accaduto per il resto dei Comuni della provincia, il che, ad esser sinceri, ci lascia alquanto perplessi…

Eccellenza, il Comune di Condofuri, come a Sua conoscenza, è stato di recente sciolto per infiltrazioni mafiose e basterebbe solo questa circostanza ad indurre gli amministratori ad attenersi, nell’adozione degli atti, all’assoluto rispetto della legge e della trasparenza amministrativa. Purtroppo, fino ad oggi a Condofuri così non è stato tanto che varie e numerose sono state le “anomalie” che hanno caratterizzato l’azione amministrativa del Sindaco Mafrici e della sua maggioranza.

Anomalie che i sottoscritti non hanno mancato di segnalare nelle adunanze assembleari ed alle Autorità competenti (inclusa la Prefettura di Reggio Calabria). Anomalie che continuano a riscontrarsi con violazioni di leggi, delle disposizioni statutarie e regolamentari perpetrate nell’indifferenza generale tanto che dovremmo presentare esposti tutti i giorni  per abuso di potere, omissione in atti d’ufficio, abuso d’ufficio, ecc.

Giunti sin qui, non Le nascondiamo che molte volte abbiamo avuto la sensazione che le nostre “denunce” suscitassero irritazione e fastidio il che, combinato con la presunzione d’impunità  manifestata dal Sindaco e dalla Giunta Municipale, ha alimentato in noi un senso di sfiducia che, onestamente, stentiamo a reprimere. La funzione dei consiglieri di minoranza consiste, infatti, nel diritto-dovere di partecipare alla vita politico-amministrativa, ma affinché ciò sia possibile gli stessi devono essere  messi nelle condizioni di poter espletare il diritto di iniziativa, di vigilanza e di controllo finalizzati al corretto svolgimento delle sedute consiliari ed al rispetto della legalità negli atti che vengono adottati dalla amministrazione locale.

 Alla luce di quanto sopra, riteniamo che quanto accaduto leda in modo grave i diritti dei Consiglieri comunali ed incida negativamente sul corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione e pertanto sia meritevole di menzione a Sua Eccellenza al fine di ottenere il ripristino della legalità e della trasparenza nell’attività amministrativa.
Restiamo in attesa di cortesi riscontri in merito”.
Con Osservanza
Condofuri li, 09.09.2015

Antonino Vadalà
Antonino Vadalà
Tommaso Iaria
Tommaso Iaria

I consiglieri
Tommaso Iaria
Antonino Vadalà

Si allega integralmente la Lettera Aperta:

Comunicato consiglieri del Comune di Condofuri Vadalà e Iaria

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