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Il prossimo 28 Aprile, a Condofuri, dopo vari mesi si terrà la seduta aperta del Consiglio comunale. Il consigliere comunale Buno Maesano, in vista dell’importante incontro ha ben chiaro quali sono i punti di affrontare e sui cui discuter per il bene della comunità condofurese. Di seguito alcuni passi del suo intervento:
“La prossima seduta del Consiglio Comunale aperta del 28 Aprile, arriva dopo una lunghissima attesa, sia dai consiglieri di minoranza, ma soprattutto dalla popolazione, in particolar modo della zona interna che ormai da diversi anni ha visto diminuire l’interessamento politico amministrativo dell’attuale Amministrazione, considerato che anche la Commissione Straordinaria con propri atti amministrativi aveva depotenziato l’assetto politico – amministrativo della sede del Comune di Condofuri.
Difatti negli ultimi anni la sede del Comune è stata smembrata e ridotta ad una struttura vuota, priva di uffici centrali e funzionali, sminuita anche dalla assenza sistematica della Giunta Comunale che avrebbe dovuto garantire la presenza fisica, per dimostrare quell’atto di solidarietà con le popolazioni dell’entroterra che tutt’oggi eroicamente vivono nel centro storico e nelle più disparate frazioni del nostro Comune, e che resistono nonostante l’insensibilità cronica di questa Amministrazione, la quale non garantisce nemmeno i più elementari servizi alla cittadinanza, mentre di tanto in tanto nelle manifestazioni di rito si dichiara che nelle zone interne c’è il massimo dell’attenzione ma poi in concreto, solo tanta ipocrisia e indifferenza.
Questa Amministrazione, invece di incaponirsi e irrigidirsi su posizioni assurde per mero atto di prepotenza deve invece ascoltare ed incontrare le istanze di questi cittadini che più di altri pagano lo scotto di abitare zone periferiche a costo di grandi sacrifici solo per garantirsi una vita dignitosa, incontrando giornalmente tantissime difficoltà a causa della distanza dai centri urbani e amministrativi (uff. pubblici, scuole, ospedali, strutture pubbliche etc).
Considerato ciò, almeno noi COMUNE, cerchiamo di essere più possibile vicini ai nostri cittadini soprattutto dell’entroterra, agevolandoli anche dal punto di vista fiscale, abbattendo notevolmente i tributi comunali oppure agevolando i nuovi insediamenti, dimostrando la stessa sensibilità che si è dimostrata per accogliere i fratelli extracomunitari, magari estendendo l’ordinanza sindacale per fare occupare le case popolari di Condofuri Centro a chi ha diritto, o ancora favorendo investimenti in strutture per i nuovi insediamenti agricolo-turistici, o ancora attraverso i bandi Comunitari, o con le agenzie di sviluppo estere attivare gemellaggi economici per favorire tali investimenti.
In sostanza, la sede del Comune deve essere Condofuri Centro, che dovrà ritornare alla sua veste istituzionale politico e amministrativa, ricoprendo quella funzione di capoluogo del nostro Comune.
Detto ciò non significa che nel resto del Paese il quadro sia migliore, anzi tutt’altro se consideriamo, lo stato di degrado, disordine, malfunzionamento generalizzato che comporta una gravissima depressione economica e sociale che ormai attanaglia la nostra zona marina.
Da questa Amministrazione non ci sono segnali incoraggianti. Rilanciare la spiaggia e dal lungomare, intervenire su un piano commerciale con il coinvolgimento degli operatori per la realizzazione di una nuova organizzazione del mercato, potenziandolo ed incrementandolo in maniera strategica e concorrenziale, anche per dare la possibilità ad un incremento di utenza soprattutto nel periodo primaverile – estivo, comunque puntare ad investimenti mirati a valorizzare le nostre già innumerevoli risorse.
Questa è la mia speranza e la speranza di tanti Condofuresi, ma per il momento stiamo vivendo in questo periodo di “coma profondo”.
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