Condofuri, Dieni e Morra chiedono verità sulla Bachelet

sit in Condofuri

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Dopo l’ispezione del Servizio vigilanza e controllo opere pubbliche della Regione Calabria pretendiamo la verità sulla scuola Bachelet”.  Con queste parole la deputata Federica Dieni ed il senatore Nicola Morra annunciano la loro presenza, sabato 13 febbraio, alle manifestazioni previste a Condofuri, dal sit-in all’incontro pubblico in piazza Regina Pacis. Gli eventi, che inizieranno alle ore 11.00 e culmineranno nell’Agorà pubblica alle ore 16.00, sono volti a dar voce ai cittadini ed ai consiglieri di minoranza di Condofuri che chiedono chiarezza sulla scuola Bachelet.

Grazie all’azione del MoVimento 5 Stelle – continuano Dieni e Morra – il velo di menzogne e di silenzio che circonda la scuola sta crollando. Ora è nero su bianco e su carta intestata della Regione che “alcuni pilastri realizzati ex novo risultano non perfettamente verticali ma inclinati su un lato ed inoltre mancano le travi di coronamento e la copertura della parte dell’edificio scolastico adibito a palestra”. Vogliamo sapere perché l’amministrazione comunale non sia intervenuta prima per segnalare tali difetti che pongono seri dubbi sulla sicurezza complessiva della struttura. E’ giunto il momento, come è stato da noi richiesto in un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei deputati, di effettuare un nuovo esame sulla solidità della struttura e specificamente sulle sue fondamenta. L’Amministrazione Comunale, per parte sua, deve garantire l’accesso a tutti gli atti in suo possesso e smetterla di minimizzare”.

Ci auguriamo  – concludono i parlamentari – che siano moltissimi i cittadini di Condofuri che condivideranno con noi la richiesta di trasparenza. La grande vittoria che abbiamo ottenuto, per il momento, è che 1 milione e 200 mila euro non venissero sperperati nel buco nero di un edificio fatiscente, ennesimo spreco dopo decenni di interventi inutili che non hanno mai consentito di sfruttare la struttura per più di qualche mese consecutivo. Dobbiamo scongiurare definitivamente questo rischio e ottenere per Condofuri una scuola sicura. Se il sindaco e l’amministrazione intenderanno confrontarsi sanno dove trovarci: in piazza, in mezzo ai cittadini che loro dovrebbero rappresentare”.

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