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Riceviamo e pubblichiamo:
Si chiede al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni di far conoscere che fine hanno fatto i proventi riscossi dai cittadini che il Comune avrebbe dovuto versare a SoRiCal; per quale motivo non è stato corrisposto alla precitata Società il minimo richiesto per il servizio di fornitura idrica e perché la popolazione non è stata portata a conoscenza della difficile situazione che si è venuta a creare.
In oltre cinque anni di legislatura la Giunta comunale non ha mai sentito il dovere di informare la cittadinanza sull’attività svolta e sui problemi da affrontare, si è pensato soltanto a negare l’evidenza facendoci credere di trovarci di fronte a un fior fiore di amministrazione comunale ove tutto funzioni alla perfezione.
Il Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” a far data 2001 ha più volte richiesto ad alcune Istituzioni di voler verificare se tutti i nuclei familiari pagassero le fatture relative al consumo di acqua e disporre controlli per individuare eventuali dispersioni sulla condotta idrica. Tale richiesta è rimasta una voce nel deserto. A tal proposito va ricordato che in data 5 maggio 2008 il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni (RC), Ing. Paolo Laganà, con una lettera aperta ai cittadini nell’evidenziare le difficoltà economiche ereditate e gli ingenti debiti riscontrati dalla Corte dei Conti ha rivolto un accorato appello ai cittadini a pagare le imposte comunali soprattutto a coloro, e sono in tanti, scrive il Sindaco, che negli anni passati non lo hanno fatto basti pensare che a fronte di un fatturato SORICAL di c.ca 1.400.000 mc d’acqua, il Comune emette ruoli per metà, riscuotendone solo 350.000 mc.
La mancata riscossione dei tributi evasi, conclude la lettera, pone in ginocchio il nostro Comune e ci costringe, nostro malgrado e qualora dovesse durare lo stato d’evasione, ad avviare un’azione coattiva imposta per legge a cui non possiamo sottrarci. Gravissima inerzia della Giunta Laganà che pur consapevole della situazione non avrebbe adottato misure consequenziali e in tanti anni, cullandosi tra un ordinanza e l’altra, ha cercato di superare i momenti di maggiore criticità disponendo per prassi consolidata la turnazione dell’acqua nel periodo estivo.
La delicata situazione in atto richiede una soluzione a breve termine ovvero trovare subito il denaro da corrispondere a So.Ri.Cal. per evitare la paventata chiusura dei rubinetti. La campagna di ricerca dell’acqua che l’Amministrazione comunale intenderebbe avviare richiede tempi lunghi e non si è sicuri di raggiungere gli obiettivi e visto che un’ analoga ricerca è stata effettuata negli anni “80 e non ha avuto esito positivo, sarebbe meglio non insistere in tal senso e tenuto conto che la So.Ri.Cal assicura al Comune di Motta SG in modo continuativo il quantitativo di acqua richiesto, basterebbe pagare la fornitura richiesta e fornita. Se il Comune non riesce a coprire l’intero fatturato riguardante i metri cubi di acqua consumati nella frazione di Lazzaro dovrà ricercarne le cause, cercando di evitare di fare apparire i cittadini di Lazzaro degli evasori.
Ricordo che proprio nella frazione marina di Lazzaro spesso in alcuni tratti si registrano notevoli perdite di acqua a causa di frequenti rotture della fatiscente tubazione idrica e sebbene i cittadini corrispondono al Comune la somma richiesta per le spese di gestione, non si interviene con sollecitudine a riparare i guasti e per lunghi periodi una fiumara di acqua finisce a mare, mentre i rubinetti delle abitazioni sono asciutti per effetto della turnazione disposta dal Comune.
In considerazione che la corte dei Conti con riferimento al bilancio consuntivo 2006 ha riscontrato una gravissima situazione debitoria nei confronti del Commissario per l’emergenza ambientale per un totale di euro 1.500.574,02 riguardanti: il servizio gestione discarica, la somministrazione idrica, il tributo regionale rsu, la gestione impianti di depurazione, il servizio raccolta differenziata, il servizio nettezza urbana e atteso che la magistratura contabile ha rilevato che tale situazione debitoria appare sintomo di incapacità gestoria che non può che suscitare allarme, anche sotto il profilo della possibile responsabilità degli amministratori per danno erariale che andrà valutato nelle opportune Sedi, si chiede di conoscere altresì se è stata eseguita e completata un’azione di risanamento, pronunciandosi anche sulla fondatezza della notizia circolata in questi giorni ovvero che il Comune non avrebbe corrisposto la somma di euro 300 mila alla società che fino allo scorso mese di settembre ha eseguito il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” per conto del Comune di Motta San Giovanni, nonché notizie relative al contratto sottoscritto nel 2006 riguardante l’operazione bancaria dei cosiddetti “derivati” o “swap”.
Questo paese è abbandonato non si può andare avanti così, paghiamo le tasse, acqua, spazzatura e quant’altro e non beneficiamo dei servizi. Si devono prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi. Intanto invitiamo il Sindaco a tirare fuori i soldi che abbiamo versato e pagare immediatamente la SoRiCal. A mio avviso i Comuni sotto i dieci mila abitanti dovrebbero essere accorpati visto le enormi difficoltà lamentate da alcuni Sindaci e in molti casi le incapacità del Sindaco e della sua Giunta a governare che paralizza il Comune, come nel nostro caso, e domando alla Giunta Laganà se per il bene del paese non sarebbe opportuno fare un esame di coscienza e rassegnare le dimissioni.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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