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Riceviamo e pubblichiamo:
Per un verso o per un altro, l’unico argomento che da qualche anno ormai imperversa sul fronte della provincia Jonica reggina, senza passare di moda, è quello della Centrale a Carbone di Saline. Chi la vuole, chi non la vuole.
Fa male, non fa male. Ci porta sviluppo ed occupazione. No, ci porta poco lavoro e nessuno sviluppo. Ci avvelena e distrugge il bergamotto. Non è affatto vero, è totalmente compatibile con la salute e l’ambiente. Sono questi i temi che quotidianamente si confrontano sul territorio. E su questi temi che si è svolto l’altra sera un interessante dibattito, in diretta con i rappresentanti dei Comitati favorevoli al Progetto, Vedere Chiaro, Futuro Sicuro e Grecanica Sviluppo, con la presenza del Dott. Vanni Alvaro ed in collegamento in video conferenza il Dott. Rinaldo Sorgenti, responsabile di AssoCarboni Italia.
Si è a lungo parlato della strutturazione e del Progetto di Saline Joniche, proposto dalla multinazionale Svizzera SEI, delle sue peculiarità tecnologiche ed operative, con i nuovissimi sistemi che andranno ad essere realizzati sia per quanto riguarda la produzione che per quanto concerne il ripristino, la raccolta lo smaltimento dei materiali, così come dell’indotto che la grande e moderna opera industriale andrebbe ad accendere, con la nascita di una serie infinita di attività di supporto, a corollario dell’opera primaria e non solo, in special modo riguardanti il settore della marineria, della nautica e della pesca.
Tutti concordano con la tesi che bisogna finalmente invertire la rotta, avere il coraggio di cambiare davvero. A cominciare dalla Politica Regionale, che invece di riproporre sempre le stesse serenate, già girate e rigirate senza costrutto alcuno, dovrebbe invece prendere nella massima considerazione nei suoi dibattiti politici, un Soggetto (SEI) che decide di investire in Calabria un miliardo e mezzo di euro per un Progetto, ( ad iniziativa privata ); O è forse troppo poco, di grazia?
I Comitati pro Centrale si augurano che almeno una telefonata per un incontro, il Presidente del Consiglio Regionale Talarico lo faccia a Bocchiola, Presidente della SEI, per come ha testualmente dichiarato in diretta Tv al giornalista che lo ha intervistato due giorni fa.
Ed infine poi il mitico “Porto di Saline”, con le sue molteplici risorse che finalmente potrebbero venire a galla, nel senso letterale della parola, affinchè quello che per oltre 40 anni è stato il più grande cruccio e fallimento della zona, possa ritrovare vita propria, proponendosi da vero volano di sviluppo attorno al quale far quadrato tutti insieme, Politici, Istituzioni, Imprenditori, Professionisti, Commercianti e Gente Comune, senza distinzione di colore, partito e casacca, nell’unico e solo interesse della gente di questi territori, per far rinascere davvero quella voglia del vivere, del fare, del creare, dello sperare in un futuro diverso e migliore. Per tutti.
I Comitati
Vedere Chiaro – Saline Joniche ( Domenico Foti )
Futuro Sicuro – Bocale Pellaro ( Paolo Campolo )
Grecanica Sviluppo – Saline Joniche ( Assuntino Benedetto )
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