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Di seguito la nota di una città da #cambiare:
Un evento ormai da tutti atteso nelle serate estive di Melito di Porto Salvo è sicuramente la Festa dell’Emigrato a Prunella, che quest’anno arriverà alla 40^ edizione: una particolare attenzione che gli organizzatori dimostrano verso tutti coloro che a partire dagli anni ’70 hanno subito il dramma dell’emigrazione, costretti ad abbandonare il proprio paese natio in cerca di miglior fortuna.
Un peccato che un simile sacrificio possa venire ricordato solo pochi giorni l’anno, ed è forse proprio sulla base di questa considerazione che alcuni abitanti di Prunella, frazione che ha particolarmente subito questo fenomeno, si sono riuniti in un comitato che ha ideato e portato avanti un progetto: realizzare una statua dedicata ad ogni persona che abbia vissuto il dramma dell’emigrazione e che, pur lasciando la propria terra, rimane per sempre legata ad essa.
La determinazione di questi nostri concittadini fu tale da raggiungere l’obiettivo: nel 2009 con la Delibera di Giunta n. 116 viene approvata la “realizzazione di un monumento in bronzo dedicato agli emigranti da collocarsi in Prunella”, per poi conferire tale incarico allo scultore Rosario La Seta, che realizzò una statua, di oltre 2 metri e completamente in bronzo, rappresentante una madre che abbraccia il figlio con la famosa valigia di cartone, monumento che conferisce all’emigrante una connotazione eroica, di colui che sfida con il suo coraggio ogni sorta di difficoltà.
A questo punto però ci domandiamo: quanti di noi hanno potuto ammirare quest’opera scultorea?
La realtà è che, purtroppo, questo patrimonio di enorme valore economico, ma ancor più simbolico, di proprietà del Comune di Melito, non ha ancora trovato una giusta dimora, giacendo in un deposito abbandonato.
È uno scandalo ed un’offerta che una simile opera d’arte, dall’incommensurabile valore raffigurativo (e già pagata dalla comunità!) non sia resa fruibile ai cittadini, ma ancor più grave ed offensivo è il fatto che gli stessi melitesi avevano già individuato e addirittura donato la giusta dimora!
Infatti nel 2012 la società F.M.B. con sede a Varese donò una parte del proprio terreno al Comune di Melito per dare alla statua la giusta collocazione, e non ci poteva essere collocazione più azzeccata visto che quel terreno si affaccia proprio sulla piazza di Prunella, simbolo per eccellenza del sacrificio di chi ha lasciato il nostro paese in cerca di una vita migliore, ma lontano dagli affetti; piazza nella quale ogni anno si festeggia chi ha vissuto questo sacrificio e torna al paesello per ritrovare sentimenti mai sopiti.
L’unica condizione posta dai donanti, era che il Comune provvedesse alla sistemazione dell’area interessata (circa 20 mq), nel rispetto delle indicazioni fornite dall’autore dell’opera bronzea, per esaltarne la bellezza.
Nel 2012 intervenne il Consiglio Comunale che approvò la delibera n.13 all’unanimità, anzi quasi.
Ci fu un solo astenuto, l’attuale Sindaco Meduri.
Purtroppo veniamo a sapere che il nostro Comune, anziché ringraziare e rendere onore a un gesto così generoso, ancora non ha espletato le dovute procedure per annettere al proprio patrimonio il terreno oggetto della donazione (come si evince dalla visura effettuata in data 21/02/2016).
Sulla base di tutti i documenti che hanno consentito di ricostruire la travagliata storia di quest’opera d’arte, è il movimento “una città da #cambiare” che questa volta sollecita il Sindaco ad intervenire a favore della Sua amata Prunella.
Il movimento si impegnerà con tutte le proprie forze affinché Prunella, gli emigranti, tutti i cittadini melitesi e non, possano godere della bellezza di quest’opera, debitamente allocata nel luogo simbolo della generosità dei suoi abitanti e da ciò farne spunto di riflessione su un fenomeno, quello dell’emigrazione, che purtroppo non appartiene solo al passato.
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