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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”:
“Anche l’obitorio del cimitero di Lazzaro, rimasto chiuso dalla sua origine, presenta carenze strutturali e igienico sanitari i cui interventi non possono essere ulteriormente rinviabili. L’obitorio non è a norma e da decenni è rimasto con porte e finestre chiuse. Da qualche giorno è stata aperta la finestrella lato mare ed abbiamo potuto constatare, in parte, la disastrosa situazione culminata nel distacco di gran parte di intonaco solaio e porzioni di pignatte, sicuramente per mancanza di impermeabilizzazione o per usura decennale. Per quanto possibile intravedere, oltre al distacco di laterizi, il solaio e alcune pareti in alto presentano vistose segni di umidità. Se non si provvede in tempo con l’arrivo delle prossime piogge potrebbero registrarsi ulteriori crolli.
E’ possibile che tale stato di fatto sia passato inosservato a chi ha l’obbligo della conservazione e vigilanza del cimitero, ciò dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di abbandono e di degrado in cui versa il camposanto. Nel ripetere che il cimitero rimane aperto anche di notte, si insiste nel sottolineare che un cimitero senza il servizio di custodia non può per legge rimanere aperto. Mi domando come sia possibile che un Comune, come Motta SG dove si parla spesso di legalità, cultura della legalità, si possa trasgredire ad una legge”.
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