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Giovedì 14 settembre ci ha lasciati Nino Pichilli, ricoverato in una clinica di Reggio Calabria, per recuperare dall’intervento al femore, con una situazione clinica compromessa, alla soglia dei 90 anni.
Nino era un figlio di Palizzi, pur essendo nato a Bologna, dove il padre, maresciallo dei carabinieri, prestava servizio e, col trasferimento alla caserma di Roghudi, la madre decise abitare nel paese suo natio, dove Nino visse fino agli inizi degli anni ’70, quando iniziò a lavorare presso l’ospedale di Reggio Calabria. Intelligente, volitivo, tessitore di rapporti, fece rapida carriera, fino a ricoprire incarichi dirigenziali nella Regione Calabria.
Guardando al pensionamento come un’opportunità, circa vent’anni fa, riprendendo un piccolo terreno di famiglia, particolarmente vocato, dalla tipica giacitura alle porte di Palizzi Superiore, diede vita alla vigna della Cantina Pichilli, una vera e propria azienda vitivinicola moderna, rilanciando e rivoluzionando, così, quello che fino ad allora era il concetto di vigna e di vino, soprattutto, quello di Palizzi, che seppur conosciuto ed apprezzato, soffriva del limite territoriale.
Antesignano del marketing centrato sulla persona, con la sua simpatia, la sua voce stentorea, la sua affabilità, Nino ha saputo costruire, fin dall’esordio, un’immagine vincente con la famosa etichetta “u Vinu i Ninu”: era la sua caricatura, con il naso alla Cyrano immerso dentro al bicchiere a degustare il suo Vino.
Da lì partì la sua avventura vincente, riuscendo a coniugare il toponimo Palizzi ed il nome Pichilli, tanto da essere conosciuti ed apprezzati nelle migliori enoteche, sbarcando anche a New York con la produzione più pregiata, il “Prastico”, con l’etichetta disegnata da Giuseppe Vale.
È grazie a Nino ed alla sua Cantina che, con i continui riconoscimenti di riviste specializzate e nelle fiere specializzate, negli anni ha fatto conoscere ed apprezzare il Vino di Palizzi dai raffinati amanti della cultura del bere.
È con l’esempio imprenditoriale di Nino che è emersa la consapevolezza delle grandi potenzialità che ancora offre il territorio ed il vino di Palizzi. Nessuno ha saputo fare come e più di Nino.
Ora che è ritornato per sempre nella sua Palizzi, mi piace pensarlo nei cieli azzurri che l’hanno accolto con il naso dentro un ballon, ad inspirare i profumi ed a riempire la gola con il Vino di Nino.
Walter Scerbo
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