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Riceviamo e pubblichiamo la nota del Coordinamento Associazioni Area Grecanica:
Davanti alla sezione 2 quater del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, sezione di Roma, venerdì 28 febbraio è stato chiamato il ricorso del Coordinamento Associazioni Area Grecanica No al Carbone, avverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012, che ha dichiarato la compatibilità ambientale e l’autorizzazione all’esercizio al progetto proposto dalla S.E.I. S.p.A., concernente la realizzazione di una centrale termoelettrica alimentata a carbone, di potenza elettrica di 1320 MWe, da ubicarsi in Saline Ioniche nel Comune di Montebello Ionico (RC), nonché del decreto del Min.dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 115 del 5.04.13, con il quale è stata decretata la compatibilità ambientale e l’autorizzazione integrata ambientale al successivo esercizio relativamente al progetto proposto dalla SEI spa.
All’udienza erano presenti, per il Coordinamento, il prof. Avv. V. Angiolini e l’Avv. S. Polimeni, gli avvocati Cuppone e Papa per la SEI e l’Avvocatura dello Stato in difesa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali.
Alla stessa udienza è stato chiamato il ricorso proposto dalla Regione Calabria avverso gli stessi atti, nel quale hanno spiegato intervento ad adiuvandum, il Comune di Montebello Jonico e il Comune di Condofuri, e il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste nazionali.
I ricorsi, pur senza essere stati formalmente riuniti sono stati chiamati contestualmente.
L’avvocatura Regionale, nella persona dell’Avv. Benito Spanti, ha chiesto al Presidente del Tribunale di voler concedere un rinvio in modo da consentire alla difesa della Regione di produrre ulteriori memorie a difesa, ciò sul presupposto che il giorno precedente all’udienza un’altra sezione dello stesso TAR (la terza) aveva pubblicato la sentenza n. 2212/2014 di rigetto del ricorso di alcune associazioni del territorio avverso agli stessi provvedimenti impugnati dal Coordinamento No Carbone, dalla Regione Calabria e dalle associazioni ambientaliste.
A detta richiesta di rinvio si è associata la difesa del Coordinamento, mentre gli avvocati della SEI hanno chiesto di discutere i ricorsi, ritenendoli maturi per la decisione, pur rimettendosi in ultimo alle decisioni del Tribunale.
Il Tribunale ha ritenuto di aderire alle richieste dei ricorrenti ed ha rinviato la causa all’udienza del 29 maggio. La notizia diffusa secondo cui la costruzione della centrale sarebbe ormai cosa fatta è da ritenersi falsa.
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