Centrale carbone Saline, ecco cosa fare per opporsi all’esproprio

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Nelle scorse settimane è stato pubblicato dalla SEI S.p.a., l’ELENCO DEI TERRENI sui quali verrà apposto il vincolo preordinato d’esproprio o di servitù al fine di costruire un elettrodotto aereo che passerà attraverso i comuni di Melito P. S., Montebello J., Motta S. Giovanni, Reggio Calabria e Calanna.

Questa sarà l’ennesima opera imposta ai territori dalla SEI per poter immettere nella rete elettrica l’elettricità prodotta dalla centrale a carbone che la società vorrebbe costruire a Saline Joniche.

Il Coordinamento Associazioni Area Grecanica ha predisposto un MODELLO (al seguente link) http://www.nocarbonesaline.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=215%3Aopponiti-allesproprio&catid=35%3Anews&Itemid=60 da compilare, di cui ci si può avvalere per opporsi integrando eventualmente il testo con delle motivazioni personali.

Il modello compilato in ogni sua parte e firmato dal/dai proprietario/i del suolo oggetto dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, dovrà essere inviato entro il 4 agosto 2014, al seguente indirizzo:

Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare – ex Divisione II, via Molise 2, 00187 Roma

attraverso e-mail pec: ene.eneree.div2@pec.sviluppoeconomico.gov.it

Il Coordinamento invita con forza i primi cittadini e i commissari prefettizi chiamati a fare gli interessi dei territori che governano, nonché la Curia Arcivescovile e i cittadini tutti ad opporsi a questo ulteriore tentativo di imporre scelte che, oltre a creare potenziali danni alla salute, depauperano ulteriormente il territorio.

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1 thought on “Centrale carbone Saline, ecco cosa fare per opporsi all’esproprio

  1. Pare un invito all’ANARCHIA!

    Addirittura, si invoca il supporto della … Curia e dei cittadini che si cerca di spaventare con valutzioni del tutto fuorvianti ed emotive, …!

    Ma, invece di fare ostruzionismo a tutto, anche al benessere ed allo sviluppo – che, peraltro, sempre si invocano -, perchè non fare davvero un opportuno approfondimento con fonti autorevoli e davvero affidabili?

    Di questo passo, bisognerebbe chiedere l’autonia costituzionale di borgata e costituirsi in “repubblichetta comunale indipendente, … ma da tutto, però”!

    Ma se ovunque ragionassero così, che ne sarebbe del Paese Italia, del benessere che abbiamo faticosamente raggiunto dopo i problemi della 1° e 2° guerra mondiale e la faticosa rincorsa ad uscire dalla povertà e dal sottosviluppo che i nostri nonni e padri hanno faticosamente saputo costruire e conquistare ???

    Suvvia, diamo anche un’occhiata alle misere condizioni di vita che purtroppo ancora interessano molti Paesi dove non hanno ancora vuto il beneficio di poter produrre e ricevere la “banale” (per noi!) elettricità ed 1,4 MILIARDI di nostri simili vivono nelle condizioni note, in posti meravigliosi e teoricamente naturali!!!

    Per non parlare dei 2,4 MILIARDI di nostri simili (che vivono sempre nei Paesi poveri e sottosviluppati, che usano le BIOMASSE (vegetali ed ANIMALI) per riscaldare le loro abitazioni e cucinare !

    Magari, in riva al mare e con la fauna selvatica che li gratifica ed assedia.

    Suvvia, approfondiamo allora in maniera opportuna, nell’interesse di tutti e soprattutto dell’area grecanica.

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