Centrale carbone, i Comitati del SI: “La SEI vada avanti con il suo progetto”

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Riceviamo e pubblichiamo:

E’ davvero sconcertante aver letto dei commenti entusiastici da parte degli oppositori “nostrani” alla Centrale  della SEI, solo perché in Svizzera un referendum cantonale decide che lo stesso Cantone non deve più investire sul carbone quale fonte per produrre energia.

A prescindere  che questo è un dato di fatto che in ogni caso riguarda semmai solo ed esclusivamente quel Paese, anzi quel Cantone, per la precisione, non si vede quale possa essere la gran vittoria ottenuta dagli oppositori nostrani del Progetto della SEI SpA. Anzi, a voler bene attenzionare  il voto espresso dalle urne del referendum, per la misera differenza di uno “sputo” di voti (124 su oltre 50.000 votanti, lo 0,01%…) riteniamo che esse abbiano invece sancito un’amara verità, tutt’altro che positiva per la Calabria.

Poi ci lamentiamo se nessuno si avvicina dalle nostre parti, nemmeno di striscio…Questa è purtroppo la nostra realtà, dove si è capaci solo di distruggere tutto ciò che di nuovo e forse anche buono ogni tanto qualcuno cerca di fare. Si usa tutto e tutti, si crea disinformazione e confusione, usando ogni mezzo per allarmare la gente con argomenti del tutto privi di riscontri con la realtà.

Ma a tutto questo noi ci ribelliamo. E con noi  gran parte della popolazione dell’area grecanica, da Saline a Montebello, da Pellaro a Bocale, a Melito, Motta, Roghudi, è stufa di questi  pseudo ambientalisti, falsi moralisti e politici da vetrina pubblicitaria, che sanno solo fare montagne di promesse mai mantenute, neppure una che fosse una, sempre con il solito ritornello della”vocazione turistica”…Dovrebbero sapere questi  soggetti, che la vera “vocazione” è qualcosa di ben più profondo e sacro…Non di certo le loro promesse di fare di Saline Joniche la Taormina della Calabria, se non addirittura la Miami Beach…

Siamo davvero così tonti per non capire che se il Progetto della SEI non si realizza non  ci sarà un’possibilità (dicasi una) per  la nostra terra?

 Si, ci sarà senz’altro una soluzione, quella finale, in altre parole di metterci sopra una pietra tombale e dimenticarci per sempre uno sviluppo ed un futuro, sia per noi sia per i nostri figli, che dovranno solo andar via da queste terre per poter sopravvivere.

Allora noi diciamo ai responsabili ed ai vertici della SEI SpA di andare avanti con il loro innovativo e grandioso Progetto, forti delle loro qualità, della loro professionalità ed onestà, morale ed intellettuale, sapendo che non sono da soli, ma con gran parte della popolazione dei territori interessati  vicini al loro fianco in questo percorso, sicuri che con il contributo di tutti  alla fine si arriverà  insieme a realizzare questa Centrale che sarà il propulsore della vera rinascita e della speranza di un futuro per il nostro territorio.

Domenico Foti – Comitato “Vederechiaro” – Saline Joniche

Leandro Fisani – “Trasparenza” –Motta S.Giovanni

Paolo Campolo – “Futuro Sicuro” – Reggio-Bocale

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0 thoughts on “Centrale carbone, i Comitati del SI: “La SEI vada avanti con il suo progetto”

  1. Chi segue con interesse ed attenzione le notizie che sono regolarmente pubblicate sui vari siti e giornali, sia locali che nazionali, avrà certamente notato che tra le principali motivazioni demagogicamente evocate dagli oppositori ed in particolare dalle lobby ambientaliste, che hanno peraltro spinto per l’inserimento del “quesito referendario” svoltosi nel Cantone dei Grigioni, chiaramente basato su un preconcetto ideologico che porta costoro ad ipotizzare l’eliminazione delle Fonti Fossili per la generazione elettrica (impossibile nei fatti, a detta di tutti i veri esperti della materia, per almeno i prossimi 40-50 anni), vorrei suggerire di cercare sul sito-blog di ASSOELETTRICA (dal nome: ) un interessante articolo dal titolo: “Energia al 94% da fonti rinnovabili, era nel 1850” !

    Leggendolo, anche i meno esperti potranno chiaramente comprendere come stanno le cose nel mondo e quale fuorviante demagogia si celi dietro quelle generiche evocazioni, che comportano costi e veri, concreti e gravosi problemi alle varie comunità ed interi Paesi avanzati del mondo.

    Come spesso mi sforzo di dire: nessuna fonte di energia deve essere demonizzata, tantomeno le fonti rinnovabili che, però, non possono essere affatto considerate “alternative”, ma risultano semmai marginalmente “complementari” alle fonti convenzionali, di cui l’umanità non può certo fare a meno, salvo il voler precipitare nelle misere condizioni di vita conosciute nei secoli passati.

    Buona lettura.

  2. Tutta la mia personaleattenzione e sostegno per questa chiara visione e razionale determinazione di chi vuole bene alla propria terra ed auspica petr se e per i propri figli e nipoti una svolta ed una vera e concreta possibilità di sviluppo e di progresso che solo progetti di questa valenza e concretezza possono realizzare.

    Basta con la demagogia disfattista ed ideologizzata di tanti falsi profeti del nulla. E’ ora di alzarsi in piedi e rimboccarsi le maniche per dare ciascuno un concreto contributo al FARE, non al catastrofismo ed alle fuorviante demonizzazioni di chi non sa neppure di cosa parla.

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