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Il Movimento Politico Area Grecanica in Movimento accoglie con soddisfazione la definitiva archiviazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, del progetto della Centrale a Carbone in Saline Joniche. Il Movimento si è sempre battuto a difesa dell’ambiente e sin dalla sua nascita ha mostrato ogni forma di avversità e di opposizione alla costruzione di una Centrale a carbone in Saline Joniche e ad ogni opera che miri a distruggere l’ambiente piuttosto che salvaguardarlo e valorizzarlo.
Questo risultato è stato possibile non solo grazie alla cittadinanza attiva e sensibile per le sorti del proprio territorio ma anche grazie all’impegno delle Istituzioni, in particolar modo della Regione Calabria che in più occasioni ha manifestato la propria contrarietà a questo progetto contribuendo alla mancata operazione dell’opera. Naturalmente adesso occorrerà battersi per una riqualificazione e uno sviluppo sostenibile del territorio.
Tutto questo si deve anche alla Costituzione vigente che attribuisce una competenza concorrente tra Stato e Regioni in materia di ambiente e di energia, nel rispetto ed in conformità dell’art. 5 della nostra Costituzione, che ha come finalità e obiettivo quello di promuovere e riconoscere le autonomie locali.
Al contrario la riforma costituzionale, oggetto dell’ormai imminente referendum, mira ad accentrare tutte le competenze in materia energetica nelle mani dello Stato prevedendo una clausola di supremazia, attraverso la quale le esigenze e le volontà dei territori conteranno sempre di meno.
Per tali motivi, oltre quelli di metodo e di merito già ampiamente analizzati e discussi sul territorio, mediante il porta a porta, banchetti informativi, utilizzo di social, il nostro Movimento Politico invita i cittadini giorno 4 dicembre 2016 a votare NO alla riforma costituzionale.
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Davvero una cattiva notizia per la Calabria e per l’Italia intera.
Invece di piangere per aver fatto l’impossibile per evitare che un grande ed importante progetto di sviluppo, importante per la Calabria e per l’intera Italia, ci si rallegra per un risultato che segnerà negativamente il futuro a medio termine di quella Regione.
L’esempio di “piccoli” Paesi “sottosviluppati” come: Germania, USA, Korea del Sud e Giappone che producono a casa loro dal 35% al 50% dell’elettricità che serve ad alimentare il benessere e lo sviluppo di quei Paesi, evidentemente è difficile da osservare, analizzare e capire.
Sconsolanti le considerazioni del tutto fuorvianti e ben poco tecnicamente informate del rappresentante di Legambiente locale, che evidentemente conosce molto poco del tema, e si compiace per l’inedia che questa azione provocherà nell’area grecanica.
Attendiamo ora di vedere i grandi piani di sviluppo che costoro sapranno realizzare, visto che in 40 anni la situazione locale è rimasta purtroppo immutata.