Questo post é stato letto 42150 volte!
di Claudia Pugliese
Il giovedì grasso i lavori erano quasi ultimati e nella famiglia parrocchiale di Masella-Montebello si respirava attesa e gioia per un Carnevale imminente. Un intero mese di lavoro e tanto sacrificio da parte di una squadra di fedeli volenterosi, si sono fatti carico della costruzione dei carri che hanno poi sfilato per le strade di tutto il Comune di Montebello.
Il nostro Arciprete don Giovanni Gattuso ha voluto coinvolgere tutta la gente del luogo, ma anche le zone limitrofe, donando loro l’allegria di un Carnevale vissuto all’insegna della fantasia e della condivisione. Alcuni carri richiamavano i cartoni animati più noti ai bambini: “Spongebob”, “Peppa Pig”, “i Puffi”, che hanno scatenato un’epidemia di sorrisi, pennellando le strade di colore e irradiando le nostre realtà di sano divertimento. Altri denunciavano sarcasticamente l’incuria dei politici come “Arsenico Lupin e la banda della Tares” o “La società dei magnaccioni”.
Un carro invece rappresentava la “Gallina dalla uova alla coque”, evidenziando la poca concretezza del sistema dirigenziale, richiamando la leggenda popolare della “Gallina dalle uova d’oro”, la quale racconta di una gallina preziosa per via delle sue uova d’oro, che vive nascosta in una roccia caratteristica del luogo, la roccia di Sant’Elena, una località nei pressi di Montebello.
Dulcis in fundo, il carro denuncia ribadisce la posizione dei cittadini dell’area che hanno manifestato apertamente la loro contrarietà al CARBONE, perché la vita è un diritto di tutti e occorre difenderlo e salvaguardarlo fino in fondo, contrastando la politica corrotta che cerca di lucrare persino sulle vite, arrogandosi il diritto di decidere per tutti e contro tutti, perseguendo interessi privati.
Sono stati giorni in cui la felicità ha avuto il sopravvento, con la disponibilità di tutti è stato possibile sfilare per le vie dei vari paesi e vivere a Masella un veglione in maschera che ha visto coinvolti grandi e piccini, permettendoci di assaporare in comunità le pietanze tipiche del Carnevale, grazie alla collaborazione dello Chef del luogo Totò Fallara e alla squadra che lo ha supportato tra i fornelli, tra questi tante mamme e qualche papà. Con il cuore festoso e i ricordi ancora vivi ed emozionanti, possiamo dire di aver realizzato un sogno di comunione, tra cene, musica, balli e canti.
Questo post é stato letto 42150 volte!