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Ss 106 Brancaleone, frazione Galati (RC), non si può continuare a ignorare i rischi di una minaccia concreta.
Con la presente le associazioni “Amici di Raffaele Caserta” e ANCADIC Onlus denunciano a codeste spettabili Istituzioni una situazione di estrema pericolosità riguardante un breve tratto di Ss 106 che attraversa il paese di Brancaleone (RC), esattamente la frazione Galati, nel corso degli anni teatro di innumerevoli incidenti stradali anche mortali. Un tratto dell’arteria in questione o comunque una parte di essa sulla quale si dovrebbe intervenire ricadrebbe nel territorio del Comune di Palizzi. Si tratterebbe a parere dei segnalanti di problemi legati ad interventi infrastrutturali. Infatti il breve tratto di strada di cui si parla, via Carlo Alberto, scarsamente illuminato si presenta stretto ed è interessato da alcune curve a stretto raggio e non consente il transito contemporaneo di due mezzi pesanti su una carreggiata priva di striscia (continua) di mezzeria che nel caso in specie si rivelerebbe, tra l’altro di guida ottica durante il transito notturno in assenza di adeguata illuminazione e nelle giornate di intensa pioggia. A ridosso della curva lato monte direzione di marcia Taranto/Reggio è situata una vetusta e fatiscente struttura edilizia che rappresenta una gravissima minaccia per la circolazione stradale e preclude la visibilità ai conducenti. La precitata struttura realizzata verosimilmente nel 1912 è di fatto in stato di forte degrado e di abbandono. La stessa presenta vistose lesioni in prevalenza verticali sulla facciata prospettante sulla Ss 106, sui cornicioni, nella parte laterale lato sud. Si pone fortemente in evidenza che più volte si sono staccati dall’alto porzioni di cemento che hanno inevitabilmente interessato la Ss 106. Nel tratto in questione alto è il rischio per gli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti).
Come sopra accennato la carreggiata si presenta stretta e non consente il transito contemporaneo di due mezzi pesanti e quando specialmente in curva si trovano davanti due mezzi pesanti sono immaginabili le difficoltà di manovra e i rischi che da esse ne derivano. Alcuni balconi posti al primo piano della precitata struttura prospettanti sulla Ss 106 sono stati demoliti completamente durante il transito dei mezzi pesanti, mentre altri sono stati parzialmente distrutti e la parte restante rappresenta un ulteriore potenziale pericolo per il transito veicolare e per l’incolumità pubblica. Il perdurare della grave minaccia che incombe sulla incolumità e sulla salute pubblica evidenzia in modo chiaro che i lavori di messa in sicurezza della fatiscente struttura anche per quanto riguarda la pericolosità che essa rappresenta per la circolazione stradale e del breve tratto di strada non sono ulteriormente procrastinabili. Riteniamo che l’intervento di messa in sicurezza del tratto di strada statale non richiederebbe cospicue risorse economiche. Nel tratto più pericoloso l’intervento si presenterebbe, sempre a nostro avviso, di semplice esecuzione. Invero, allargare la carreggiata potrebbe essere una possibile soluzione per abbassare il rischio incidenti, spesso mortali. In realtà nel tratto lato mare compreso tra la struttura in questione e poco oltre il ponte stradale si potrebbe ampliare verso mare il suddetto tratto di circa due metri. Pur tenendo conto della presenza della linea ferroviaria riteniamo che in tal caso non opererebbe la disciplina delle distanze legali da rispettare di cui al D.P.R. 753/80 atteso che l’esistente muretto di delimitazione stradale lato mare di fronte alla struttura in questione si trova già a pochi metri dalla più vicina rotaia e poco più avanti nella stessa direzione vi è un muretto di delimitazione delle ferrovie. Si tratterebbe quindi di demolire il muretto di delimitazione stradale partendo dal tratto fronti stante la struttura edilizia sopra citata, esattamente ove insiste il segnale stradale “Galati Frazione di Brancaleone” e proseguire in direzione Reggio oltre il ponte stradale. Tanto si segnalata per gli urgenti provvedimenti a salvaguardia della salute e incolumità pubblica e privata.
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Be con i milioni di euro che si fanno magna magna non sono riusciti a mettere apposto quel pezzo di strata povera calabria e povera Jonica questa e la politica meridionale voti ma non fanno