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Intervista di Gianfranco Marino
La bella stagione ci ha salutato ormai da un pezzo e in attesa delle festività natalizie, a Brancaleone, in casa Pro Loco è tempo di bilanci, un primo consuntivo che giunge dopo una stagione estiva e un inizio di autunno all’insegna delle tante iniziative poste in essere sui territori della locride e dell’area grecanica. Dal 2° workshop territoriale che ha coinvolto Staiti e Brancaleone, alle escursioni culturali, dai seminari alla presentazione di volumi, l’ultimo quello di Cosimo Sframeli dedicato alla lotta alla ‘Ndrangheta. In un uggioso pomeriggio di inizio Novembre incontriamo Carmine Verduci, presidente della Pro Loco, nella sua Brancaleone, per discutere con lui di quanto fatto, con particolare riferimento all’esperienza delle uscite culturali sul territorio.
Presidente, come già anticipato, possiamo tracciare un primo bilancio rispetto alle attività svolte nel 2014.
“Siamo particolarmente soddisfatti per quanto fatto fino ad ora. Le tante iniziative organizzate e il riscontro testimoniato dalle tante presenze e dalla cassa di risonanza che si è venuta a creare all’esterno, testimonia che la strada intrapresa è quella giusta. Lo scorso primo di Novembre a Pentedattilo, sotto l’occhio vigile ed esperto di Sebastiano Stranges, molti giovani provenienti dalla Locride e dalla provincia reggina, hanno avuto modo di conoscere non solo gli aspetti paesaggistici ma anche quelli storico/antropologici che hanno caratterizzato la storia di questo borgo abbandonato. Mi piace ripetere che non conta mai la quantità delle presenze alle escursioni, quanto invece il reale interesse di chi le frequenta, la nostra filosofia è infatti quella di far conoscere le nostre bellezze storico /paesaggistiche a quei pochi che sapranno realmente trasmetterle ad amici, parenti e conoscenti, tramandando l’esperienza vissuta”.
Come nasce l’idea delle escursioni culturali alla scoperta del territorio?
“Nell’Ottobre 2013 e fino allo scorso mese di Maggio siamo partiti alla ricerca di risposte da parte di un territorio che ha molto da offrire e molto da raccontare, l’idea è partita quasi per gioco da un input di Pino Fava ed è stato un ulteriore modo di rendere un tributo alla nostra terra e i nostri borghi meravigliosi”. Cosa centra la proloco di Brancaleone in giro per il territorio? “Semplice: viviamo in un’era virtuale dove tutto è statico e fermo, tutto passa attraverso i social network e dietro un monitor di computer si fossilizzano speranze ed ideali. Conoscere il proprio territorio,amarlo e rispettarlo sicuramente aiuta a recuperare una propria identità storica e culturale. Conosco molte persone e specialmente giovani che non hanno mai visto da vicino Gerace, Bova o la stessa Brancaleone vecchia, ma si interessano delle vicissitudini del proprio paese, ed avrebbero tante idee da portare aventi, sono giovani che senz’altro ammiro, ma non hanno la percezione della ricchezza che gli sta intorno e che anche attraverso i social network potrebbero veicolare. Spesso si tende a dimenticare il valore intrinseco del: Chi siamo e da dove veniamo, ed è proprio questo lo spirito di queste giornate, passate in compagnia di esperti come il Prof. Sebastiano Stranges”.
Sembra abbastanza evidente l’individuazione di una precisa strategia comunicativa che fa ha fatto conoscere al pubblico di amatori del genere e non solo.
“L’utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione diventa funzionale al rilancio del nostro territorio, durante le escursioni realizziamo filmati per promuovere le location con interviste e contributi da veicolare attraverso i principali social. In molti scrivono dal nord Italia, rapiti da questi posti incantevoli, le nostre clip sono state volute fortemente dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco) che li ha inseriti sul portale ufficiale, inoltre molte tv locali ormai trasmettono a rotazione alcuni di questi piccoli reportage realizzati grazie all’ausilio di pochi e semplici mezzi, come fotocamere e attrezzatura amatoriali”. Quali professionalità nel vostro staff ? “Intanto, oltre all’asperto di storia, Sebastiano Stranges, una parte fondamentale è quella svolta dal videomaker Carlo Fiumanò e da Pino fava che si occupano di foto e riprese”.
Dopo i risultati senza dubbio di prestigio in termini di consensi,quali saranno i vostri prossimi obiettivi ?
“Quello che ci prefiggiamo a breve termine è sicuramente la creazione di una rete di persone interessate a contribuire fattivamente al rilancio della nostra provincia attraverso le peculiarità storiche e paesaggistiche da sviluppare durante le uscite culturali Ripartire da noi stessi, significa,conoscere ciò che ci sta attorno, ciò che ha caratterizzato le nostre radici, in questo contesto martoriato da una politica sterile e distruttiva”.
Qual è il vostro rapporto con le scuole e quanto puntate sulle agenzie formative ?
La scuola rappresenta una delle principali agenzie formative presenti sul territorio ma spesso, proprio nei confronti del territorio sembra un corpo a se stante. Incentivare i dirigenti scolastici ad aprirsi al territorio, ritengo sia necessario, ed è quello che cerchiamo di fare attraverso un confronto che cercheremo di incentivare. Non si può diventare professionisti, politici, uomini impegnati sul territorio e per il rilancio dello stesso, quando non si ha la reale percezione del territorio dove si abita o dei contesti di riferimento più in generale. Uno sguardo di insieme su quelle che sono le emergenze e le potenzialità dei nostri territori rappresenta zio la condizione necessaria e sufficiente al rilancio. Al momento, la sfida principale è quella di coinvolgere ed appassionare tante persone, che sono poco propense a sfuggire dalla routine quotidiana. Ampliare le nostre conoscenze ed imparare da chi il territorio lo conosce e lo sa leggere, può essere oltre che divertente, anche un modo di ampliare la propria cultura ed i propri orizzonti.
Se dovessi esprimere un desiderio ?
Riuscire a sensibilizzare più gente possibile, così da rendere il giusto onore alla nostra terra ed alla nostra storia. Oggi collaboriamo con circa quaranta associazioni ed organizzazioni sparse sul territorio, un dato che ritengo essenziale per chi, come noi, desidera essere esempio tangibile di unione e crescita”.
Grazie Carmine, un in bocca al lupo te ed ai soci della pro Loco con l’augurio di poter raggiungere i vostri obiettivi, per voi e per quanti come voi credono nel rilancio di questa terra.
“Crepi il lupo, grazie a te per il sostegno da parte mia e di tutti i soci”.
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